In occasione della festa di San Francesco d’Assisi, strumento di Pace, il Vescovo emerito di Caserta Raffaele Nogaro, storica figura che ha dato vita alle diverse realtà del Movimento per la Pace, nonché punto di riferimento di tutti i cittadini attivi e delle realtà impegnate in Terra di Lavoro e in Italia, ha incontrato la referente del Movimento per la Pace casertano – campano, nonché cantautrice per la Pace, Agnese Ginocchio, alla quale ha consegnato l’ultimo libro dal titolo: “L’Amore supera la Verità” con all’interno la lettera indirizzata alcuni giorni fa al Presidente della CEI e a tutti i vescovi componenti della CEI, dal titolo: “La Rivoluzione della Pace”, attraverso la quale ha voluto esprimere ancora una volta il significato dell’ annunciare il “Vangelo della Pace” quale unico bene dell’umanità e condannando la folle corsa agli armamenti.
Se ne riportano alcuni passaggi. “Il furore bellicistico in atto su più fronti, – si legge- unito alla irrefrenabile corsa agli armamenti, accresce il pericolo di una catastrofe atomica”, e ancora in un altro passaggio: “La spesa militare mondiale ha raggiunto nel 2023 la cifra di 2443 miliardi di dollari. Il commercio delle armi poi è scandaloso. L’Italia è al sesto posto tra i primi dieci esportatori. I nove Paesi che possiedono armi nucleari: USA, Russia, Regno Unito, Francia, Cina, India, Pakistan, Corea del Nord, Israele, dal 2019 al 2023 hanno aumentato le spese per armi atomiche del 34%. In questa situazione complessa e gravissima i sentieri di una cultura e di una politica della Pace si fanno oltremodo stretti e impervi. Ma si devono ad ogni costo percorrere anche a costo di sacrifici supremi. In gioco è drammaticamente la sopravvivenza dello stesso pianeta terra, nonché di noi umani e delle nostre civiltà”.
Quindi l’esortazione: “Non possiamo lasciare solo questo anziano papa Francesco, che gira il mondo annunciando il Vangelo della Pace e inginocchiandosi chiede ai potenti che facciano la Pace. Soprattutto gli episcopati cristiani e la Chiesa e tutte le religioni più disparate devono annunciare l’unico valore della vita: la Pace, e se necessario pagarla con il sacrificio della propria persona”. La bellisisma lettera conclude con l’invito come chiesa ad annunciare l’unico valore della vita che è la Pace. “Amatevi gli uni gli altri come io vi amo, solo così vi riconosceranno che siete miei discepoli. Voi siete miei amici e io do la vita per gli amici, offrendovi l’esempio, perchè quello che Io ho fatto per voi lo facciate anche voi a tutti gli umani”. Infine conclude con la necessità come credenti a “fare nella vita la rivoluzione della Pace”.
Un altro capolavoro a firma di un grande testimone di Pace, amante di Cristo, che ha fatto della sua vita l’immagine perfetta del risorto. Prima del saluto, il padre vescovo Nogaro, nella giornata dedicata al Santo che della Pace e della difesa del Creato ne fece una scelta di vita, su invito della Ginocchio che lo aveva portato appositamente per lui, ha posto la sua dedica con la firma sul “Quaderno della Pace” dedicato a “Vik” (Vittorio Arrigoni, testimone di Pace, giovane giornalista, scrittore e docente che diede la vita per la causa palestinese), si tratta del Quaderno posto nella cassetta della Pace collocata sotto la freccia che porta il titolo: “La Pace è la Via..” posizionata proprio accanto all’ Albero della Pace presso il “Giardino della Pace e della memoria” in Alife, dove recentemente si è tenuta la cerimonia di apertura del decennale della “Fiaccola della Pace” che ha visto la consegna del “Passaporto della Fiaccola della Pace” con il timbro celebrativo del decennale, alle scuole e agli enti locali che hanno aderito alla storica mobilitazione.
Questa la dedica: “Gesu è venuto tra noi unicamente per portare la Pace. Se noi umani non la riportiamo, rifiutiamo Gesù e rifiutiamo tutto il valore e tutta la bellezza della vita”(Raffaele Nogaro). La giornata si è conclusa quindi con la particolare benedizione di Pace impartita alla testimonial della Pace, ma estesa proprio a tutti gli “Operatori di Pace” e quindi proprio a quelle Scuole “educatrici di Pace” che hanno aderito al progetto della “Fiaccola della Pace” del Movimento Internazionale per la Pace casertano – campano, di cui Nogaro è Presidente Onorario.
( si riporta la lettera intera contenuta nel libro “L’Amore supera la Verità”)
La rivoluzione della Pace
Raffaele Nogaro, vescovo emerito di Caserta
Al presidente della CEI card. Matteo Zuppi
A tutti i vescovi della Conferenza Episcopale Italiana
L’unica rivoluzione valorosa e oggi indispensabile è la rivoluzione della Pace.
L’incremento generalizzato della produzione e della vendita delle armi, e di quelle nucleari in particolare, che riempiono gli arsenali dei singoli Stati mette in gioco il destino del mondo e dell’intera umanità. Oggi è improrogabile manifestare per la Pace a ogni costo fino alla pratica inevitabile della disobbedienza civile. Perché l’unico Vangelo che oggi si può annunciare è il Vangelo della Pace.
Oggi si è persa la speranza di poter migliorare la convivenza tra i popoli. Il furore bellicistico in atto su più fronti, unito alla irrefrenabile corsa agli armamenti, accresce il pericolo di una catastrofe atomica. L’intera comunità mondiale sembra aver smarrito la via del confronto e del dialogo nelle immancabili controversie tra Paesi e tra etnie e gruppi interni di una stessa nazione. Il peggioramento globale in termini di Pace e di sicurezza, dovuto al deterioramento dei rapporti internazionali tra vecchie e nuove potenze, ha contribuito ad accelerare la spesa militare stimolando una nuova corsa alle armi convenzionali e nucleari.
La spesa militare mondiale ha raggiunto nel 2023 la cifra di 2443 miliardi di dollari. Il commercio delle armi poi è scandaloso. L’Italia è al sesto posto tra i primi dieci esportatori. I nove Paesi che possiedo armi nucleari: USA, Russia, Regno Unito, Francia, Cina, India, Pakistan, Corea del Nord, Israele, dal 2019 al 2023 hanno aumentato le spese per armi atomiche del 34%. E l’Italia ha in progetto ulteriori ingentissime spese per costosissimi sistemi d’arma e aerei di morte.
Il problema delle armi di distruzione di massa è di estrema attualità e gravità, perché in concomitanza con il deterioramento delle relazioni geopolitiche, viene ad esse attribuito anche sul piano della deterrenza un ruolo sempre più importante. Infatti, i suddetti nove Paesi nucleari stanno perseguendo con determinazione il rafforzamento e la modernizzazione dei loro arsenali dispiegando nuovi sistemi d’arma sempre più letali capaci di utilizzo duale «convenzionale e nucleare». Un secondo piano di ammodernamento riguarda le circa centomila nuove bombe nucleari teleguidate presenti in cinque Paesi della NATO: Belgio, Olanda, Germania, Italia e Turchia.
In questa situazione complessa e gravissima i sentieri di una cultura e di una politica della Pace si fanno oltremodo stretti e impervi. Ma si devono ad ogni costo percorrere anche a costo di sacrifici supremi. In gioco è drammaticamente la sopravvivenza dello stesso pianeta terra, nonché di noi umani e delle nostre civiltà.
Una rivoluzione valorosa e oggi indispensabile è la rivoluzione della Pace.
Una rivoluzione valorosa e oggi indispensabile è la rivoluzione della Pace.
La guerra è «alienum a ratione», cioè pazzia pura, diceva papa Giovanni XXIII. È la pazzia infinita che vuole annientare noi umani. I morti delle guerre in Iraq, in Serbia, in Afghanistan combattute definendosi missioni di Pace o guerre preventive sono lì ad ammonirci dei crimini commessi in quelle guerre. I nostri soldati morti (già 400) e ammalati (quasi 8.000) in seguito alla inalazione dei proiettili all’uranio impoverito ci mostrano la indifferenza e il cinismo di chi li ha esposti a questo letale pericolo e quali numeri ancora maggiori sono quelli delle popolazioni colpite da quelle armi.
Ma abbiamo ancora Gesù e il suo Vangelo, costitutivamente è «Veniente» (cf. Gv 3,31); «Colui che viene sempre a togliere il peccato del mondo» (cf. Gv 1,29). Gesù è la luce Vera che splende nelle tenebre e le tenebre non possono vincerla mai (cf. Gv 1,29). Allora invadiamo tutte le strade del mondo e facciamo la Pace e pretendiamo la Pace anche a costo di una inevitabile «disobbedienza civile». Dobbiamo creare un movimento radicale di sensibilizzazione universale per la necessità improrogabile di fare la Pace.
Non possiamo lasciare solo questo anziano papa Francesco, che gira il mondo annunciando il Vangelo della Pace e inginocchiandosi chiede ai potenti che facciano la Pace. Soprattutto gli episcopati cristiani e la Chiesa e tutte le religioni più disparate devono annunciare l’unico valore della vita: la Pace, e se necessario pagarla con il sacrificio della propria persona.
Il messaggio definitivo che Gesù lascia ai suoi discepoli, e i discepoli di Gesù sono tutti gli esseri umani, perché «di Lui tutti noi siamo stirpe» (cf. At 17,28), è: «Amatevi gli uni gli altri come Io vi amo. Solo da questo riconosceranno che siete miei discepoli» (Gv 13,24). Inoltre: «Voi siete miei amici… e Io do la vita per gli amici» (Gv 15, 14-15), «offrendovi l’esempio perché quello che Io ho fatto a voi, lo facciate anche voi a tutti gli umani» (Gv 13,15).
Sono i capitalisti, gli affaristi e i dominatori del mondo che vogliono la guerra.
Sono i capitalisti, gli affaristi e i dominatori del mondo che vogliono la guerra.
Tutte le genti vogliono la Pace, ma è necessario che la pretendiamo ad ogni costo con tutta la passione del nostro essere facendo obiezione di coscienza di fronte a tutte le guerre e a tutte le armi e promuovendo la nonviolenza che è l’unica scelta per fare la Pace.
È necessario che i credenti nella vita facciano la «rivoluzione» della Pace.
È necessario che i credenti nella vita facciano la «rivoluzione» della Pace.