Il Libano come Gaza

La guerra israeliana contro il Libano non vede una fine. Anche la scorsa notte, il fiume di fuoco è sceso dal cielo contro i quartieri residenziali a sud della capitale e i bombardamenti hanno toccato zone limitrofe all’aeroporto. L’attacco vicino all’aeroporto è avvenuto proprio mentre sulla pista stava atterrando un aereo cargo carico di aiuti sanitari inviati dall’OMS. Sono stati impiegati 100 caccia e l’esercito ha annunciato l’uccisione del capo del Quartier generale di Hezbollah.

Israele ha deciso di bombardare il Libano anche dal mare. Esattamente è lo stesso scenario di Gaza.

Un portavoce del Dipartimento di Stato Usa ha affermato che Washington ha ritirato dal tavolo tutti i suoi tentativi di trovare una soluzione negoziale. “Questa è una guerra che sarà lunga, malgrado le rassicurazioni  su un’invasione di terra limitata, nello spazio e nel tempo. Non sarà così”.

400 mila profughi libanesi sono fuggiti in Siria: una fiumana di gente che vaga anche a piedi per cercare riparo, ma che in realtà non c’è nessuna difesa. I bombardamenti israeliani sui valichi di frontiera hanno messo in pericolo la vita di chi fugge dalla guerra.

A Bint Jbeil, un bombardamento israeliano ha ucciso 10 vigili del fuoco che stavano operando nei soccorsi.

Nel sud Libano è stato messo fuori servizio un quarto ospedale. La determinazione israeliana a colpire il sistema sanitario è un disegno diabolico, che non viene sottolineato dai giornaloni scorta mediatica di Israele.

Le vittime dell’aggressione israeliana hanno già superato i 2000 uccisi e i 10 mila feriti e c’è ancora chi scrive di attacchi mirati contro le basi di Hezbollah. Non è giornalismo, è copia e incolla dei comunicati dell’esercito israeliano, senza verifica e senza un pensiero critico. La scusa dell’assenza di giornalisti internazionali, che era stata avanzata sulla situazione a Gaza (per il divieto dell’esercito invasore, ricordiamolo), a Beirut non vale più.

La denuncia di Greta Thunberg

Durante la manifestazione di solidarietà con la Palestina e per la fine del genocidio a Gaza svoltasi a Berlino, l’attivista ambientalista Greta Thunberg (@GretaThunberg) ha criticato la Germania in un’intervista a Red media per aver “finanziato e legittimato l’occupazione dell’apartheid in Cisgiordania e Gerusalemme est e il genocidio di Israele a Gaza”. Guarda il video qui.