Sono tornati nuovamente in strada, questa volta proprio davanti all’ingresso del “mostro”. Oggi pomeriggio ai cancelli della Raffineria Api alcune centinaia di persone, espressione dei comitati ambientalisti falconaresi, dei centri sociali delle Marche, delle associazioni di base, nell’ambito delle iniziative Anti G7 Salute, vertice che inizierà ufficialmente il 9,10, 11 ottobre ad Ancona, hanno detto chiaramente che quell’insediamento che da decenni rovina la salute di decine di migliaia di cittadini e cittadine, non solo a Falconara, ma anche nelle zone del territorio, deve essere chiuso, dismesso.
Si è trattato del secondo tra i vari appuntamenti organizzati dal circuito politico e sociale anti G7, (il primo si era tenuto lo scorso sabato nel capoluogo regionale indetto dai movimenti femministi sul diritto all’aborto), che si dispiegheranno a partire da mercoledì prossimo per gridare ai sette rappresentanti dei rispettivi governi europei che la salute è un diritto e non si fa profitto sulla vita di tutti e tutte noi.
Proprio qualche giorno fa presso il tribunale anconetano il pm Paolo Gubinelli nel primo dei due dei processi contro la proprietà, che vede alla sbarra l’amministratore delegato Giancarlo Cogliati, e il responsabile dell’ufficio ambiente e sicurezza Giovanni Bartolini, entrambi di Api Raffineria di Ancona SPA, con l’accusa di inquinamento per le esalazioni che dal 2013 a gennaio 2018, avevano interessato più volte Falconara, ha chiesto l’assoluzione perché non ci sarebbero prove significative. Tesi alquanto sconcertante dato che le esalazioni sono state sentite chiaramente dalla popolazione. Chissà, se il pubblico ministero abitasse in loco, se sarebbe dello stesso parere. Ancora più grave il secondo procedimento con l’accusa di disastro ambientale.
L’iniziativa di oggi pomeriggio ha dunque ribadito gli obbiettivi di un movimento che ha alle spalle quasi trent’anni di mobilitazioni; la più rilevante del 2024 si è verificata a gennaio con un corteo di oltre mille persone che ha attraversato le vie principali di Falconara.
Siamo sicuri che venerdì 11 ottobre alla manifestazione che vedrà confluire ad Ancona anche molti movimenti provenienti da altre parti d’Italia saremo ancora di più.