Il servizio postale costituisce un servizio pubblico e in quanto tale ogni anno viene finanziato con 262,4 milioni di euro. È una vergogna che i soldi dei cittadini vengano utilizzati per generare precarietà lavorativa, ma anche disagi all’utenza dovuti al continuo ricambio dei portalettere. La situazione in Poste Italiane continua a peggiorare.
Purtroppo le attuali leggi non sono sufficienti per affrontare in modo efficace il problema del precariato. Pertanto nei prossimi mesi a Roma il Movimento Lottiamo Insieme delle lavoratrici e dei lavoratori precari di Poste Italiane attraverso una serie di incontri con le forze politiche di opposizione continuerà a rivendicare un intervento normativo volto a rafforzare la tutela del diritto al lavoro.
Movimento Lottiamo Insieme
Carmine Pascale