Libano
Beirut come Gaza. Stamattina anche il centro della capitale libanese è stato colpito con un missile lanciato da un drone. È stato preso di mira un appartamento in uso al Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, che ha annunciato in un comunicato l’assassinio di tre suoi dirigenti.
I bombardamenti pesanti israeliani sono continuati sul sud del Libano e sulla regione della Beqaa per tutta la giornata di ieri e dall’alba di oggi.
Secondo il Ministero della Sanità libanese sono stati uccise 119 persone e altre 365 ferite.
In un solo bombardamento sul villaggio di Ain Dalab, nella provincia di Sour (Tiro), ci sono state 40 vittime, tutte civili.
È chiaro che l’esercito israeliano sta preparando l’avanzata di terra con questi bombardamenti a tappeto.
Secondo un comunicato militare di Tel Aviv, ieri sono state compiuti 120 raids su villaggi e città libanesi. “Continueremo fino alla distruzione di Hezbollah e delle sue capacità militari”. Esattamente lo stesso scenario di Gaza. Si annunciano attacchi mirati contro un obiettivo, ma nella realtà si colpiscono i civili.
La fuga delle persone dalle zone di guerra è generale. Secondo alcune valutazioni del governo libanese gli sfollati sarebbero oltre un milione. L’ONU valuta il numero dei libanesi e siriani che hanno attraversato il confine in 70 mila.
Hezbollah ha lanciato missili di media gettata contro Haifa e bombardato con l’artiglieria caserme dell’esercito sulla linea di demarcazione.
Sul piano politico libanese si registra un’intervista del primo ministro Miqati nella quale ha affermato la scelta diplomatica per risolvere il contenzioso con Israele. “L’esercito libanese è pronto a prendere posizione nel sud Libano e ad applicare le risoluzioni dell’ONU”.
La risoluzione 1701 del 2006 prevede l’ingresso dell’esercito libanese e di UNIFIL nel sud e il ritiro dell’esercito israeliano dai territori libanesi occupati.
Politicamente il Libano finora ha retto al colpo ricevuto e l’unità nazionale, tra le diverse componenti confessionali e le forze politiche, non è stata scalfita.
Di importanza vitale in tal senso sono le condoglianze espresse dal patriarca maronita, Bishara Butros Al-Rayi, rivolte alla famiglia di Hassan Nasrallah: “L’assassinio di Hassan Nasrallah ha aperto una ferita nel cuore di tutti i libanesi. Il martirio continuo di libanesi, cristiani e musulmani, che hanno creduto nella giustezza della loro causa e dei loro diritti, in sostegno ai più deboli, è una fortezza per l’unità di tutti i libanesi… una battaglia che ci ha uniti e ci ha resi uguali. I martiri ci hanno lasciato l’invito a mantenere salda questa unità e a proteggerla gelosamente. È un Paese che hanno amato, nelle differenze di visioni e di azioni politiche. La comunità internazionale ha il compito di fermare questo ciclo di violenza, guerre, uccisioni e distruzioni. La pace giusta deve prevedere la soddisfazione dei diritti di tutti i popoli della regione”.
La direzione di Hezbollah ha annunciato di aver scelto il successore di Hassan Nasrallah nella figura di Hashem Taqiuddine, che aveva ricoperto la carica di vice segretario generale da decenni.
Situazione umanitaria a Gaza
Secondo le testimonianze di giornalisti palestinesi presenti sul campo, ieri sono stati uccisi 9 civili sfollati in centri di accoglienza dell’ONU.
Il Ministero della Sanità ha dichiarato nel suo quotidiano bollettino che il numero totale degli uccisi dall’inizio dell’aggressione è salito a 41.595 e quello dei feriti a 96.251.
Sempre più frequenti i rapporti medici sulla nascita di bambini con malformazioni congenite a causa dei bombardamenti israeliani sulla popolazione.
I medici dell’ospedale Nasser a Khan Younis hanno registrato nella scorsa settimana la nascita di due bambini con il cranio non completamente sviluppato e problemi al cuore.
Uno dei due è già deceduto e l’altro versa in gravi condizioni nel reparto di terapie intensive. “Le condizioni delle madri nei mesi della gravidanza sono state estreme, con bombardamenti subiti e sfollamenti continui, oltre alla malnutrizione”, ha detto il medico pediatra Hatem Zahir, “ma sospettiamo anche che l’esercito invasore abbia usato bombe all’uranio impoverito e stiamo studiando i numerosi casi che abbiamo avuto in questi ultimi mesi”.
Nei soli mesi di giugno-luglio e agosto, nell’ospedale Nasser sono stati registrati 172 casi di nascituri con malformazione congenite, 35 dei quali morti subito dopo il parto.
L’organismo dell’ONU dedicato al servizio antimine ha informato che analizzando i resti delle bombe lanciate da Israele su Gaza sono state trovate emissioni radioattive, fosforo bianco, materie alogeni ad alta tossicità e metalli pesanti. “Gli effetti sulla salute della popolazione dureranno per decenni”.
Cisgiordania e Gerusalemme est
Alla cittadina di Sinjil, a nord di Ramallah, sta toccando la stessa sorte del villaggio di Umm-Safà: essere trasformata in un ghetto ermeticamente chiuso.
L’esercito di occupazione ha confiscato terreni e li ha spianati, costruendo un muro di filo spinato altro 4 metri e lungo oltre un chilometro, che chiude l’accesso dei cittadini palestinesi alla principale strada di collegamento con il capoluogo, Ramallah.
Nei primi sei mesi del 2024, Israele ha confiscato in Cisgiordania 27 mila donum di terreni agricoli palestinesi per consegnarli alle colonie ebraiche illegali.
Israele
Rimpasto governativo. Entra Gedeon Sayir come ministro senza portafoglio. Era stato un rivale di Netanyahu e si era dimesso dal governo.
Il premier gli aveva poi promesso il Ministero della Guerra al posto di Gallant, ma probabilmente i dirigenti del Likud non erano dello stesso parere. Dopo l’avvio dell’aggressione sul Libano, i sondaggi danno, per la prima volta da un anno, l’attuale coalizione con una maggioranza risicata in Parlamento.
Siria
Attacco israeliano sul confine libano-siriano e nelle zone rurali attorno a Damasco.
I comunicati ufficiali riportano la notizia, ma non parlano di vittime. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede a Londra, quello su Al-Qassir, nella provincia di Homs, è il secondo attacco contro i valichi di frontiera siro-libanesi.
Nella zona sono stati osservati voli di droni israeliani per monitorare il valico e controllare che non vi siano passaggi di armamenti verso il Libano.
Yemen
Bombardamento israeliano su Hodeida dopo il lancio di missili dal territorio yemenita verso Israele. È il più grande bombardamento israeliano sullo Yemen ed è avvenuto in coordinamento con le forze militari aereonavali statunitensi nella zona, secondo un comunicato di Tel Aviv.
Obiettivo il porto e la raffineria che erano stati già colpiti in un attacco precedente, ma si vede che non sono stati messi fuori servizio.
Secondo un comunicato degli Houthi, sono rimasti uccise tre persone e ferite altre decine. “I danni materiali sono stati limitati, perché i serbatoi di carburanti sono stati svuotati preventivamente”, dice un comunicato.
Kuwait
Prezzi dei carburanti anti-immigrati.
In Kuwait, il prezzo della benzina è di circa 0,35 centesimi di dollaro, mentre la media sui mercati internazionali si aggira su 1,30 dollari.
Il quotidiano Al-Qabas ha rivelato che sta per essere approvata dal governo un’ordinanza per legare il costo della benzina alla pompa al passaporto. Prezzo sovvenzionato ai cittadini kuwaitiani e prezzo pieno per gli stranieri.
Su un totale di 4,9 milioni di abitanti, soltanto 1,5 sono cittadini del Kuwait e i restanti sono immigrati, alcuni dei quali residenti da decine di anni e altri sono nati in Kuwait e non conoscono nessun altro Paese. Possiamo chiamarla senz’altro una discriminazione economica su base razziale.