Ieri, 21 settembre 2024, a Cagliari nel Parco di Monte Claro, una manifestazione ha voluto ricordare il massacro avvenuto a Beirut nei campi profughi di Sabra e Shatila. La manifestazione promossa dal Comitato Sardo di Solidarietà con la Palestina, Associazione Amicizia Sardegna Palestina, Unione Democratica Arabo Palestinese (UDAP) si è svolta davanti alla targa posta sotto l’ulivo che fu piantato in memoria delle vittime.
Con la complicità dell’esercito israeliano, fra le 6 del mattino del 16 e le 8 del mattino del 18 settembre 1982, 3500 Palestinesi furono uccisi dalle Falangi Libanesi alla periferia di Beirut.
Il presidente dell’Associazione Amicizia Sardegna Palestina Fawzi Ismail, ricordando il massacro del 1982, ha sottolineato la continuità con gli attacchi terroristici di questi giorni in Libano. I massacri fanno parte della strategia del governo sionista per distruggere i Palestinesi e colpire i loro alleati, come il popolo libanese. Ha evidenziato la situazione a Gaza, distrutta al 90 per cento, con oltre 45.000 morti, dei quali almeno 20.000 sono bambini, nell’indifferenza del mondo e con la complicità di Stati Uniti e Unione Europea.
«I massacri del 17 e del 18 settembre a Beirut vanno chiamati semplicemente come tali. Sono azioni stragiste, terroristiche, criminali che hanno colpito indiscriminatamente il popolo libanese che paga il suo incrollabile sostegno al popolo palestinese e la dedizione generosa della Resistenza per fermare il genocidio a Gaza. Carneficine compiute orrendamente proprio nei giorni della ricorrenza degli eccidi nei campi di Sabra e Shatila del 1982 a Beirut.
Piangiamo e ricordiamo i martiri palestinesi di 42 anni fa, piangiamo i martiri libanesi di oggi e piangiamo i martiri che ogni giorno la macchina genocidaria sionista semina a Gaza e in Cisgiordania» (dalla locandina che ha pubblicizzato l’evento).