Riceviamo e pubblichiamo dal Consorzio Italiano di Solidarietà (ICS), Ufficio Rifugiati, Trieste.

La mancata accoglienza dei richiedenti asilo a Trieste è tornata a livelli drammatici e la situazione risulta del tutto fuori controllo.

Alla data del 28 settembre 24 risultano essere almeno 180 le persone richiedenti asilo senza accoglienza abbandonate in strada, di cui 164 uomini singoli, 4 donne singole e 11 persone componenti di nuclei familiari (3 nuclei), tra cui 6 minori.

I tempi di attesa per entrare nel sistema di prima accoglienza sono arrivati a quasi 30 giorni (le istanze di accoglienza più vecchie risalgono al 4 settembre).

Si è così rapidamente giunti a un quadro che, anche in termini numerici, non è lontano dalla situazione esistente prima della chiusura del Silos (avvenuta il 21 giugno scorso), con la differenza che neppure quel luogo degradato nel quale le persone si riparavano dentro delle tende improvvisate è ora più accessibile e le persone, esposte alle intemperie, cercano riparo in altre ancor peggiori situazioni di fortuna.

Il Comune di Trieste non ha avviato, né programmato, i lavori di adeguamento fognario per l’ostello di Campo Sacro.

A questo si aggiunge la ridicola vicenda dei moduli abitativi provvisori, che la Prefettura avrebbe dovuto installare nella stessa area per aumentare la capienza a circa 150 posti (oggi è di 78), ma che sono rimasti inutilizzati perché non idonei in caso di Bora.

Nel frattempo, la Regione FVG non ha collaborato con gli enti preposti per trovare soluzioni, neppure temporanee.

Il risultato è un quadro sconcertante di incapacità, inerzia e indifferenza istituzionale.

La situazione è resa ancora più grave dall’assenza di qualsiasi intervento per i migranti che non si fermano a Trieste perché in transito: circa 50-60 persone al giorno, un numero modesto e del tutto gestibile.

Tra questi ci sono anche famiglie, che avrebbero bisogno solo di un ricovero di “bassa soglia”.

Le autorità locali, però, si rifiutano di allestirlo, nonostante le associazioni abbiano offerto la loro collaborazione.

Così, ogni giorno e soprattutto ogni notte, decine di persone, inclusi minori, vengono abbandonate in strada.