Se non si ha la residenza si diventa invisibili, viene meno la cittadinanza e di conseguenza vengono negati i diritti fondamentali. E’ questa la condizione di marginalità nella quale sono costretti a vivere tante persone senza dimora, rese invisibili perché non riconosciute come residenti. Le difficoltà ad avere una residenza sono presenti un po’ in tutto il Paese. In una città come Roma però tali difficoltà sono senz’altro maggiori, basti pensare che da oltre mezzo secolo la nostra Capitale deve fare i conti con un grave e inaccettabile problema abitativo: sono quasi 30.000 i nuclei famigliari che hanno richiesto al Comune un contributo per pagare l’affitto e i provvedimenti di sfratto in pochi anni sono triplicati, arrivando nel 2022 a 6.591 (tanti per morosità incolpevole), di cui 2.784 eseguiti con la forza pubblica.
Sono questi alcuni dei dati emersi durante la recente presentazione del quaderno di formazione “Invisibilità e diritti”, terzo numero della collana “Sguardi” promossa dalla Caritas di Roma. Si tratta di un quaderno dedicato agli animatori parrocchiali con statistiche, aggiornamenti legislativi, esperienze concrete e proposte rivolte alle istituzioni, agli enti locali e alle comunità parrocchiali, con un approfondimento sulla residenza anagrafica fittizia per le persone senza dimora e sulla loro iscrizione al Servizio sanitario nazionale.
Sono 16.600 le famiglie che a Roma sono in attesa di un alloggio popolare, con una attesa media di 10 anni, mentre 1.000 famiglie, in emergenza abitativa, sono ospitate a spese del Comune. Sono invece 4.000 le famiglie in alloggi occupati senza titolo. E ci sono quelli senza alcuna abitazione: erano 23.420 i “senza tetto e senza fissa dimora” censiti dall’Istat al 31 dicembre 2021 nei 121 comuni dell’area metropolitana di Roma, la maggior parte dei quali nel territorio della Capitale. Il censimento indicativo ma non esaustivo realizzato il 20 aprile 2024 dall’Istat e da Roma Capitale con la collaborazione di ben 1.962 volontari ha permesso di individuare 2.204 persone che passavano la notte in strada nella sola area dell’anello ferroviario di Roma, comprese le stazioni ferroviarie di Roma Ostiense, Tiburtina, Trastevere e Tuscolana e nei quartieri residenziali del X Municipio (Ostia).
Giustino Trincia, direttore della Caritas di Roma, nella prefazione del Quaderno scrive: “Roma è la prima città in Italia a stabilire che quello della residenza è un diritto sacrosanto e bisogna iscrivere all’anagrafe le persone che si trovano in città, anche se vivono in situazioni di disagio e irregolarità (https://www.comune.roma.it/web/it/scheda-servizi.page?contentId=INF36538). Iscrivendole all’anagrafe, i genitori potranno lavorare, gli anziani percepire una pensione se ne hanno diritto, i bambini potranno avere un pediatra e la loro condizione sociale potrà cambiare. È un provvedimento molto importante che, da solo, non è però sufficiente. Va ora attuato, anzitutto formando gli operatori delle anagrafi e dei servizi sociali; realizzando una campagna comunicativa insieme al mondo del volontariato e della solidarietà e coinvolgendo nell’informazione di prossimità, quanti, al di là delle diverse sensibilità politiche, sociali, economiche e religiose, sono disponibili ad impegnarsi in prima persona per aiutare i più fragili a rendere esigibili i loro diritti ampliando le opportunità di welfare per i residenti e favorendo l’accesso alla sanità anche alle persone più deboli. Ecco allora che con il diritto alla residenza è ancora più chiaro che carità e giustizia sono due facce della stessa medaglia.”
“Sguardi” è la collana promossa dalla Caritas di Roma, rivolta in modo particolare agli animatori della carità, che promuove una visione della città con gli occhi e dal punto di vista dei poveri e delle persone più fragili: è questo il punto di osservazione più vicino non solo alla realtà di tutti i giorni ma anche alla possibilità di trovare soluzioni in sintonia con il bene comune. La collana nasce dall’esperienza del Manuale operativo dei diritti che la Caritas diocesana di Roma aggiorna costantemente sul proprio sito dal 2020 (www.caritasroma.it/manualediritti).
Qui il Quaderno: https://www.caritasroma.it/wp-content/uploads/2024/09/Quaderni_Caritas_3_2024.pdf.