Il numero di Istituzioni principali sedi di direttivo è pari a 7.600, distinte in 127 Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti e 7.473 Istituzioni scolastiche. Le Istituzioni scolastiche a loro volta si ripartiscono in 150 Direzioni Didattiche, 4.684 Istituti Comprensivi, 56 Istituti principali di I grado e 2.583 Istituzioni del II ciclo. Lombardia, Campania e Sicilia si confermano le regioni con il maggior numero di istituzioni scolastiche e, dunque, con il maggior numero di insegnanti. Per quanto riguarda la popolazione studentesca, invece, sono Lombardia, Campania e Lazio a contare il maggior numero di alunni. Sono questi alcuni dei dati del Focus “Principali dati della scuola –Avvio Anno Scolastico 2024/2025” dell’Ufficio Statistica del Ministero dell’Istruzione e del Merito, che rende pubblica una sintesi dei principali dati relativi alla scuola statale in merito a sedi scolastiche, alunni e classi, dotazioni organiche del personale docente, sia su posti comuni sia su posti di sostegno.

Le sedi scolastiche che compongono le istituzioni sono invece 40.076, il 69% delle quali è dedicato all’infanzia e all’istruzione primaria. Nell’anno scolastico appena iniziato 362.115 classi di scuola statale accoglieranno 7.073.587 studenti, di cui 331.124 con disabilità. Le bambine e i bambini che quest’anno frequentano la Scuola dell’Infanzia sono 785.056 e 2.170.746 quelli che frequentano invece la Primaria. Frequentano la Scuola secondaria di I grado 1.498.498 studenti, mentre le ragazze e i ragazzi della Secondaria di II grado sono 2.619.287 e di questi, il 51,4% frequenta un Liceo, il 31,8% un Istituto tecnico e il 16,8% un Istituto professionale. 

Per quanto riguarda il personale docente, i posti istituiti per l’anno scolastico 2024/2025 sono complessivamente 684.583 posti comuni e 205.253 posti di sostegno. I posti comprendono sia l’organico dell’autonomia sia l’adeguamento di detto organico alle situazioni di fatto; per il sostegno sono compresi anche i posti in deroga. Degli oltre 684mila posti comuni, 14.142 sono “posti per l’adeguamento”, mentre, dei 205.253 posti di sostegno, 79.083 sono “posti di sostegno in deroga”.

In particolare, in Lombardia sono stati istituiti 102.774 posti comuni, di cui 2.992 per adeguamento, mentre in Campania il totale dei posti comuni è 78.750, con 326 posti per l’adeguamento, mentre la Sicilia ha in totale 64.188 posti, con 696 per l’adeguamento. In ordine, invece, ai posti di sostegno, la Lombardia è la regione con il maggior numero di posti, con 26.118 posti totali, inclusi 7.146 in deroga, mentre la Campania ne ha 17.619, di cui 1.854 in deroga e la Sicilia ha 25.549 posti di sostegno, di cui 11.595 in deroga.

Il focus del MIM considera anche le scuole paritarie con dati però che si riferiscono all’anno scolastico 2023/2024, elaborati utilizzando le informazioni acquisite dalle Rilevazioni sulle scuole. Nell’anno scolastico appena concluso le scuole paritarie erano 11.765 e gli studenti frequentanti 790.460. La scuola dell’infanzia si conferma, benché in decrescita, il settore educativo in cui si concentra il maggior numero di alunni (in valore assoluto) delle scuole paritarie: 433.583 bambini distribuiti in 8.166 scuole.

Se questi sono i numeri del nuovo anno scolastico 2024-2025, i problemi della scuola restano quelli di sempre, a partire dal sottofinanziamento dell’istruzione: il nostro Paese, ultimo in Europa, destina l’8% della spesa pubblica contro una media Ue27 pari al 10%. Come ha scritto il Forum Disuguaglianze e Diversità: “Il progressivo disinvestimento dalla filiera dell’istruzione ha interessato soprattutto le regioni del Sud. Tra il 2008 e il 2020, la spesa complessiva in termini reali si è ridotta del 19,5% al Sud, oltre 8 punti percentuali in più del Centro-Nord (-11,2). Ancora più marcato il differenziale a svantaggio del Sud nel calo della spesa per investimenti, calati di quasi un terzo contro “solo” il 23% nel resto del Paese.” Una situazione di disparità territoriale destinata ad aumentare con l’Autonomia differenziata che porterebbe ad una regionalizzazione della la scuola con la disgregazione del sistema nazionale dell’istruzione, pervenendo a programmi diversi nei diversi territori e a sistemi diversi di reclutamento degli insegnanti, facendo perdere alla scuola la sua funzione principale che è quella di generare uguaglianza.

Qui per scaricare il focus del Ministero dell’Istruzione e del Merito: https://www.miur.gov.it/pubblicazioni/-/asset_publisher/6Ya1FS4E4QJw/content/focus-principali-dati-della-scuola-avvio-anno-scolastico-2024-2025-