Sono decine i morti e feriti a seguito dell’operazione militare di stanotte nell’area di al-Mawasi, a ovest della città di Khan Younis.
Nell’area, definita dalle parti come “area umanitaria”, sono concentrati in campi tendati le migliaia di sfollati che arrivano dalle aree della Striscia che sono state evacuate (circa l’86% del territorio)[1]. A partire dal 12 agosto l’area umanitaria si è ridotta dai 58,9 chilometri quadrati di inizio 2024 a circa 46 chilometri quadrati.[2]
“A prescindere dalla zona nella quale ci si trovi le conseguenze della violenza che la guerra porta con sé sono dappertutto – spiega Stefano Sozza, capomissione di EMERGENCY a Gaza –. Chi paga le conseguenze di questo sono sempre i civili ed è per questo che facciamo un appello affinché ci sia la cessazione dell’ostilità il prima possibile.”
EMERGENCY che sta lavorando alla costruzione di una clinica da campo per garantire assistenza sanitaria di base alla popolazione proprio nell’area di Khan Younis, chiede alle parti coinvolte che la sicurezza e i diritti della popolazione civile vengano rispettati, che vengano protetti gli operatori umanitari che prestano servizio all’interno della Striscia, e che venga garantito l’ingresso degli aiuti per la popolazione di un’area già devastata dalla guerra.