Dal 29 al 31 Agosto 2024 all’Università federale di Salvador de Bahia in Brasile si è svolta la Conferenza internazionale delle diaspora africane residenti nelle Americhe
https://www.youtube.com/watch?v=x9IU-LZg5kg

Questo incontro delle diaspora rappresenta un pre-congresso che precede il 9. Congresso Panafricanista, che avrà luogo a Lomè (Togo) tra Ottobre e Novembre 2024
https://diplomatie.gouv.tg/le-9e-congres-panafricain-se-deroulera-a-lome-du-29-octobre-au-02-novembre-2024/

Salvador de Bahia è la citta fuori dal continente africano con la maggior proporzione di popolazione afrodiscendente. In precedenza fu capitale brasiliana e porto coloniale

Alla conferenza, oltre ai rappresentanti delle diaspora africane hanno partecipato personalità, specialisti, mezzi di comunicazione e osservatori di numerosi paesi d’Africa, America Latina e dei Caraibi
https://www.youtube.com/watch?v=V2JB0vMwmG8

Secondo Vusi Mavimbela, ambasciatore del Sudafrica in Brasile, la diaspora in ambito panafricanista è considerata come la sesta regione d’Africa. Le altre regioni sono: Africa del Sud, del Nord, dell’Est, dell’Ovest e Africa Centrale. Alcune di queste hanno già realizzato i loro rispettivi pre-congressi in vista del congresso di Lomè
https://www.republiquetogolaise.com/politique/0907-9470-9eme-congres-panafricain-fin-de-la-conference-regionale-de-lafrique-de-lest

Oltre a creare legami di cooperazione tra Africa e America Latina uno degli obiettivi del forum era, dare voce ai popoli africani e afrodiscendenti assai poco rappresentati in ambito internazionale. Per esempio l’Africa conta circa 1400 milioni di abitanti, ma ancora oggi non dispone di un seggio permanente alle Nazioni unite.

Secondo gli organizzatori un altro obiettivo della conferenza è di promuovere l’emancipazione dei popoli del sud da antiche egemonie esterne, in vista di una crescente sovranità e autodeterminazione, affermando che: “le ricchezze di questi paesi devono tornare in mano ai rispettivi popoli, per realizzare il benessere a cui aspirano e poter scegliere liberamente il proprio destino”.

Una partecipante ha sottolineato la necessità che; “le illegalità derivanti dalla colonizzazione, passino attraverso un processo di presa di coscienza, riconciliazione e riparazione”.

Tra i pannellisti dell’evento, il Ministro degli esteri del Togo Robert Dussey sostiene che: “alcuni temi scelti per la conferenza potrebbero far paura”. In effetti la presa di coscienza nei popoli del sud potrebbe preoccupare, chi per secoli ha beneficiato delle ricchezze altrui e ora intuisce, che i tempi cambiano e il trasferimento illegittimo di risorse non potrà continuare come prima”.
https://robertdussey.com/en/regional-pre-congress-of-the-diaspora-in-salvador-de-bahia-in-brazil-civil-society-segment/

Ma ancora oggi alcuni esponenti della NATO non accettano, che gli Africani diventino sovrani delle proprie ricchezze e del proprio futuro.

Per esempio il generale François Lecointre teorizza per i paesi europei la necessità di condurre una nuova invasione militare dell’Africa in linea con le antiche strategie coloniali
https://www.youtube.com/watch?v=tBe6GelWkxE

Altro caso sintomatico è quello del senatore statunitense Matt Gaetz, che addirittura invita il suo paese a bombardare il popolo del Niger, dopo che in primavera 2024 il governo nigerino (questi ”malviventi del terzo mondo” come li definisce), ha osato chiedere agli USA, di ritirare la base droni dal suolo del Niger
https://www.youtube.com/watch?v=mxz09ixAIZI

Chi in occidente è abituato alla dottrina “occhio per occhio” potrebbe temere ritorsioni da parte dai popoli del sud in uno spirito di rivincita, odio e vendetta. Ma nei fatti accade qualcosa di diverso.

Sul piano pratico paesi come quelli della Confederazione del Sahel (AES) si dichiarano aperti a una cooperazione reciproca e rispettosa con chiunque. Lasciano intendere che recuperare la sovranità mineraria, non significa escludere nessuno, ma di “lavorare insieme onestamente e condividere i frutti del lavoro comune”
https://www.youtube.com/watch?v=8GkmgCJgjMo

Anche sul piano intangibile, non è raro ascoltare esponenti panafricanisti, come per esempio lo scrittore franco-camerunese Franklin Nyamsi, rifarsi a valori di saggezza, giustizia, solidarietà, che porterebbero al “perfezionamento umanistico e spirituale dell’uomo nella vita terrena, per predisporsi a un’esistenza coerente, angelizzata e cosmica”.
https://www.youtube.com/@FranklinNyamsi