Al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

Alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni

La democrazia, così come la cultura, sono fondate sulla possibilità di dissentire. Solo il dissenso permette la diversità delle posizioni e delle idee, solo il dissenso mette al vaglio la verità e la giustizia, solo il dissenso è alla base del pensiero.

L’itinerario che l’attuale governo sta perseguendo fin dal primo giorno e che culmina con una legge, il Ddl “sicurezza” 1660, detto anche legge anti-Gandhi, che proibisce in tutte le sue forme, attiva e passiva, disarmata e nonviolenta, ogni dissenso, manda oggi al macero la democrazia e la cultura che il dopoguerra ha pazientemente costruito, con il sostegno della Costituzione della Repubblica Italiana, proclamata da Enrico De Nicola il 27 dicembre 1947.

Noi, cittadine e cittadini italiani ci riconosciamo in questa Costituzione, nei principi e nelle libertà che ci ha fino a oggi garantito, e ci rifiutiamo di rinnegare 77 anni di democrazia e di cultura, compiendo l’orribile salto indietro in una stagione che credevamo sepolta.

Noi cittadine e cittadini italiani ci riconosciamo nella libertà di pensare e di esprimere il nostro pensiero sotto ogni forma, parlata e scritta, stampata e diffusa con qualsiasi mezzo, di riunirci e associarci pacificamente, di informare ed essere informati, di insegnare ed essere istruiti, di scegliere liberamente la nostra occupazione, il nostro domicilio e liberamente viaggiare; e riconosciamo queste libertà per noi, gli stranieri e gli apolidi, i rifugiati e i richiedenti asilo, e intendiamo esercitare i nostri diritti inviolabili, a cominciare dal diritto di solidarizzare con chi si oppone, sia con lo sciopero che con l’occupazione pacifica o con manifestazioni pubbliche di dissenso, con chi reclama dallo Stato leggi che permettano alla nostra terra di difendersi da catastrofi climatiche o dagli orrori delle guerre e infine con chiunque risponda al richiamo della giustizia e della pietà: e se questi sono reati, ci autodenunciamo responsabili di questi reati, passati, presenti e futuri, tutti e ciascuno, consapevoli che solo così facendo possiamo proteggere la democrazia e la cultura che da 77 anni ci appartengono e di cui andiamo fieri.

Chi volesse aderire può scrivere a democraziaedissenso@gmail.com

Firmatari

Luisa Morgantini
Moni Ovadia
Luciana Castellina
Carlo Ginzburg
Luisa Ciammitti
Elena Basile
Angelo D’Orsi
Nadia Urbinati
Alessandro Bergonzoni
Ugo Mattei
Ida Dominijanni
Pier Giorgio Ardeni
Ginevra Bompiani
Lidia Ravera
Chiara Sereni
Paolo Cento
Cristina Rinaldi
Maurizio Acerbo
Agnese Manni
Enrico Peyretti
Maria Angela Manfredi
Emilio Mastrorocco
Paolo Mottana
Vincenzo Ostuni
Maso Notarianni
Piero Bevilacqua
Paolo Bartolini
Giovanna Masala
Rosaria Guacci
Liliana Omegna
Bene Buccellato
Stefania Muroni
Carlo Penco
Laura Barile
Paolo Ferrero
Francesco Di Matteo
Gian Andrea Franchi
Michele Sommariva
Antonella Bruzzo
Maria Armida Leuzzi
Piera Torselli
Saro Romeo
Francesco Buccellato
Nello Rinaldi
Enrica Origo
Maria Ponti
Silvia Marzocchi
Fabio Bracci
Maria Gianotti
Gaetano Grasso
Paolo Bartolini
Alessandra Frisan
Patrizia Agosatini
Claudia Berton
Giancarlo Vitali
Carlo Ghirardato
Carolina Ciampaglia
Domenico Leon
Paolo Pasquini
Norman Bates
Franco Ventriglia
Giulia Siviero
Rossella Aquila
Andrea Fumagalli
Iain Chambers
Josè Maria Tarallo
Giuseppe Aragno
Caterina Mazzocolin
Enrico Calamai
Stefania Portoghesi
Luca Alessandrini
Stefania Tuzi
Italo Spinelli
Emilia Lodigiani
Giuseppina Torregrossa
Loretta Santini
Daniela Di Sora
Maria Pace Ottieri
Giorgio Positano
Marco Inglessis
Giuseppe Mazzacolin
Lorenzo Bandini
Simone Micozzi
Rosaria Lo Russo
Antonella Calise
Monica Cerroni
Alessandro Triulzi
Alessandra Bertucce
Maurizio Guerri
Linda Santilli
Giovanni Russo Spena
Eleonora Florenza
Filippo Barbera

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