“La Pace non è solo assenza di conflitto, ma richiede anche un processo partecipato positivo e dinamico in cui il dialogo è incoraggiato e i conflitti sono risolti in uno spirito di comprensione reciproca e cooperazione” (Dichiarazione Onu per una cultura di pace del 1999).

Il 21 settembre è la Giornata Internazionale della Pace istituita il 30 novembre 1981 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione 36/67 .

“Le guerre iniziano nelle menti degli uomini ed è nelle menti degli uomini che devono essere costruite le difese della pace” (Costituzione dell’UNESCO, 1945)

Oggi, venerdì 20 Settembre 2024, molte scuole del Comune di Roma hanno aderito all’appello del Coordinamento per l’Educazione alla Pace nato in seguito all’appello per il “Cessate il fuoco” lanciato il 20 Novembre scorso dall’Istituto Comprensivo “Simonetta Salacone”.

Il Coordinamento aveva già aveva promosso il 24 maggio dello scorso anno scolastico una giornata di mobilitazione per la Pace in alcune piazze di diversi Municipi di Roma.

La data del 20 Settembre è stata scelta perché è la vigilia della Giornata Internazionale della Pace istituita nel 1981 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, giornata che quest’anno cade di sabato giorno in cui le nostre scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di Primo Grado sono chiuse.

Molto collegi docenti hanno avuto giusto il tempo di aderire formalmente alla iniziativa e di conseguenza tutte le classi degli Istituti Compresivi coinvolti hanno simbolicamente interrotto il regolare svolgimento delle attività didattiche al suono della “Campanella della Pace” e si sono riversate nei rispettivi giardini, miracolosamente baciati da un Sole primaverile.

Per scendere nel concreto nella mia scuola, il plesso Arvalia dell’Istituto Comprensivo Antonio Gramsci, dello storico quartiere popolare del Trullo, ora uno dei più multietnici della Capitale, bambine e bambini, ragazzine e ragazzini delle tre sezioni della Scuola dell’Infanzia e le dieci classi della Scuola Primaria hanno cantato insieme la canzone di Ghali “Casa mia, casa tua”, che avevamo già imparato lo scorso anno, e hanno poi formato dei cerchi concentrici partendo dai più piccoli di tre, quattro e cinque anni fino ad arrivare a quelli di dieci anni.

Hanno ascoltato e provato a cantare “Girotondo intorno al mondo” canzone del 1966 di Sergio Endrigo, scritta quando, dopo gli anni più cupi della Guerra Fredda, si affacciava il breve periodo della distensione, che si chiuderà con lo scoppio della guerra in Vietnam.

Una canzone che ancora si cantava nei primi anni Settanta quando ero io a frequentare la Scuola Elementare.

Una canzone che torna ad essere attuale in un mondo che sembra precipitare verso la guerra totale e che consegna un messaggio di speranza ai nostri coloratissimi alunni che hanno genitori provenienti da ogni angolo del globo ma che a scuola crescono insieme in uno spirito di fraterna amicizia.

Prima di rientrare in classe affidiamo al vento e al cielo un messaggio di pace grazie ad una grande lanterna che si alza in volo tra l’emozione di tutti noi.

Per contatti: educazioneallapace.scuola@gmail.com

#Apriti Pace!