Solo nelle ultime ventiquattr’ore sono morte almeno 44 persone in due naufragi nel Mediterraneo Centrale, al largo della Libia e delle coste italiane, mentre il governo italiano blocca le navi umanitarie con provvedimenti vessatori, inclusa la Geo Barents di Medici Senza Frontiere.

Uno dei superstiti – rimasto per tre giorni aggrappato ad un barcone ribaltato con gli altri sei sopravvissuti mentre le altre ventun persone che erano con loro, tra cui tre bambini, venivano inghiottite dal mare – è assistito in queste ora dal team MSF in Sicilia.