ALLUVIONE: INDEGNE LE POLEMICHE DEL MINISTRO MUSUMECI. E PER IL FUTURO SERVE LAVORARE PER LA PREVENZIONE.
Dichiarazione di Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde-Avs e Vice Presidente dell’Assemblea legislativa emiliano-romagnola, e di Paolo Galletti, coportavoce regionale di Europa Verde.
Bologna, 23 settembre – “Il governo Meloni, negazionista dell’emergenza climatica e nemico del Green Deal che invece vuole affrontarla, dopo aver imposto il commissario straordinario Figliuolo per la ricostruzione post alluvione 2023, per bocca del ministro Musumeci si è permesso di attaccare la Regione Emilia-Romagna e le amministrazioni locali di fronte alla nuova alluvione dei giorni scorsi.
Farebbe meglio a verificare cosa abbia fatto/non abbia fatto la struttura romana del commissario, per lungo tempo desaparecido dai radar regionali e in ritardo con gli indennizzi.
Davvero irresponsabile sul piano istituzionale il vile scaricabarile della destra che prima pretende il controllo tramite una struttura e un commissario governativi, poi accusa le istituzioni locali.
Come Verdi siamo vicini alle popolazioni colpite e agli amministratori e alle istituzioni pubbliche che da giorni si stanno prodigando per aiutarle.
Ma guardiamo al futuro.
Come Verdi chiediamo: bene la Protezione civile, ma quando si opererà e investirà in Prevenzione Civile?
I 15miliardi del Ponte sullo Stretto vanno dirottati a favore di un piano nazionale contro il dissesto idrogeologico, invece di pensare ad imporre – di nuovo Musumeci – ai proprietari di casa un’assicurazione obbligatoria contro danni da eventi meteo.
I danni un governo serio opera per prevenirli!
In ottica di prevenzione, oltre ai necessari investimenti e risorse nazionali, in Emilia-Romagna serve anche un cambiamento radicale nella gestione dei fiumi e di tutta la rete scolante: serve ripristinare i fossi tombati per aumentare la capacità capillare dei e nei territori di trattenere l’acqua piovana.
Serve avere autorità di bacino idrografico con pieni poteri per ridare spazio naturale ai fiumi e indicare aree per esondazioni controllate, dove non si possa costruire.
Gli allagamenti dei giorni scorsi danno ragione a Europa Verde che aveva chiesto alla Giunta regionale con ripetuti interventi in Assemblea legislativa di vietare di ricostruire nelle aree allagate nel 2023.
La situazione attuale di una Agenzia regionale per la prevenzione divisa per province che mescola gestione e protezione civile va drasticamente cambiata, come abbiamo chiesto al candidato De Pascale che ha condiviso questa nostra visione.
Le inondazioni non avvengono più ogni 200 o 500 anni, perché l’emergenza climatica è un dato di fatto, anche se la destra si ostina a negarlo. Per la sicurezza della popolazione bisogna agire di conseguenza.
Come Europa Verde abbiamo depositato in Regione una proposta di legge a sostegno di un piano di adattamento al cambiamento climatico, per affrontarlo in modo adeguato.
Perché chi nega l’emergenza climatica e non lavora per prevenirne i danni non è altro che un cieco che guida altri ciechi nel baratro.
Silvia Zamboni e Paolo Galletti