– Perché mi avete convocato?
– Senti, Alessandro, ti andrebbe di fare il Ministro della Cultura?
– Ma certo. Quando comincio?
– Prima vorremmo farti qualche domanda. Sai com’è… ci attaccano per qualsiasi cosa.
– Naturalmente. Chiedete pure.
– Hai un amante sospetta?
– Cosa intendete per sospetta?
– Una che potrebbe essere una spia cinese?
– No, niente del genere.
– Amante di sinistra?
– No, no.
– Influencer?
– No.
– Stranezze gender?
– Nessuna.
– Hai mai usato droghe?
– No, mai.
– Hai qualche scheletro nell’armadio?
– Nulla, dico sul serio.
– Militanze politiche strane?
– Forse qualcosa.
– Tipo?
– In gioventù sono stato militante di un gruppo razzista nazifascista così estremo che Fratelli d’Italia al confronto è la Democrazia Cristiana.
– Ah, meno male, sei in regola. Abbiamo un’ultima domanda.
– Prego.
– La capitale del Belgio?
– Bruxelles.
– Grazie. Facciamo controllare la risposta su Wikipedia dal nostro team di esperti informatici e fra un’ora ti richiamiamo. In caso di risposta esatta, il posto è tuo.
– Grazie!
Alessandro Giuli, nuovo Ministro della Cultura
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