“Uccidere, affamare e deportare”. Queste sono le linee direttive sulle quali lavora l’esercito israeliano a Gaza. Un rapporto del governo locale di Gaza riporta che 172 centri per sfollati sono stati bombardati in questi 10 mesi di aggressione. Il sistema educativo è stato preso particolarmente di mira.
“Uccisi 500 insegnanti, 100 professori universitari e 9 mila studenti. 800 mila studenti hanno perso l’anno scolastico e 40 mila non hanno potuto svolgere gli esami di maturità. 172 scuole sono state distrutte completamente e 323 parzialmente.
L’ammassamento della popolazione in condizioni igieniche disastrose ha favorito la diffusione di malattie contagiose e ha incrementato i decessi. Il numero dei casi di morte per malattie è cresciuto nei primi 7 mesi di quest’anno del 600% rispetto al 2023”.
Corte Internazionale di Giustizia
La Turchia ha annunciato la sua adesione ufficiale alla causa presso la Corte di Giustizia dell’Aja intentata dal Sudafrica contro Israele con l’accusa di genocidio a Gaza. Lo ha annunciato in una conferenza stampa all’Aja il Presidente della Commissione affari giuridici del Parlamento di Ankara Jenid Yuksel.
Solidarietà internazionale
Il sindaco di Nagasaki ha invitato l’ambasciata palestinese alla cerimonia per la ricorrenza della strage statunitense compiuta con il lancio della seconda bomba atomica sul territorio giapponese nel 1945. Alla cerimonia non è stata invitata l’ambasciata israeliana.
Il sindaco Suzuki Shiro in una conferenza stampa ha detto di aver mandato all’ambasciata israeliana, invece dell’invito, una lettera per chiedere la fine del genocidio in corso a Gaza. La bomba nucleare su Hiroshima, lanciata il 6 agosto, ha causato la morte di 130 mila persone e quella su Nagasaki tre giorni dopo 70 mila vittime. La cerimonia dalla quale è stato escluso l’ambasciatore israeliano si terrà domani, venerdì 9 agosto.