Reclamare il futuro. Reddito di base e trasformazione socio-ecologica, questo il titolo del Congresso mondiale del BIEN, che si terrà dal 29 al 31 agosto 2024 presso l’Università di Bath nel Regno Unito. Il congresso mondiale BIEN 2024 “si concentrerà sulle enormi potenzialità della proposta del reddito di base, come strumento radicale per la trasformazione sociale verso un mondo economicamente giusto, politicamente inclusivo ed ecologicamente sostenibile”.
Secondo i proponenti “ci troviamo di fronte a una serie di sfide critiche interconnesse, tra cui il cambiamento climatico, la disuguaglianza globale, il populismo di destra e la rivoluzione tecnologica.
Le ragioni del reddito di base universale ed incondizionato, devono essere in parte intese nella sua capacità di rispondere a queste sfide.” Tuttavia, come sostengono i promotori del congresso mondiale, “esistono ancora forti resistenze politiche affinché questa proposta abbia successo”.
L’introduzione di un reddito di base “in un contesto nazionale continua a sfuggirci”, dichiarano nel documento di presentazione dell’incontro mondiale, “molti sistemi di sicurezza sociale stanno diventando sempre più punitivi e meno universali, mentre alcuni sostenitori temono che il reddito di base sia sempre più a rischio di essere modellato dallo status quo o per interessi diversi da quelli originali, come la sola finalità di garantire sistemi di profitto”.
Secondo i promotori, queste riflessioni portano ad interrogare gli esperti, i ricercatori, i sostenitori e le sensibilità politiche, che possono essere sintetizzate in questo modo:
“Il reddito di base è un veicolo di trasformazione sociale radicale o uno strumento per riformare e riabilitare le ingiustizie del nostro attuale sistema capitalista?
In che modo si collega ai movimenti politici e le loro rivendicazioni relative alla trasformazione sociale e la giustizia sociale, come Black Lives Matter, l’eco-femminismo o la post-crescita?
In che misura le proposte politiche che si discostano dai principi di universalismo o incondizionalità ci portano sulla strada verso un reddito di base, o, in alternativa, in che misura ne minano il potenziale radicale o trasformativo?
Quali principi dovrebbero guidare la progettazione, l’advocacy, la ricerca o i progetti pilota delle politiche del reddito di base al fine di ottenere risultati socialmente trasformativi?
Gli interventi pilota sono spesso progettati per testare l’impatto di un reddito di base sull’offerta di lavoro o sull’attività economica, ma quali altri indicatori o idee (più trasformative) dovrebbero essere una priorità per i gruppi di ricerca in una visione più radicale del reddito di base?
Come possiamo andare oltre il mondo della sperimentazione per ottenere un cambiamento tangibile e una più ampia mobilitazione politica e cambiamento politico?”