“Storie quotidiane, semplici raccontano e rappresentano “l’umanità” attraverso l’obiettivo della rubrica “Storie di Sovranità Popolare”.

Intervista ad Alessandro (nome inventato per problemi di sicurezza), giovane ucraino scappato dalla mobilitazione mentre faceva addestramento militare, prima di essere inviato al fronte.

Sono trascorsi quasi tre anni dall’inizio del conflitto tra imparentati in Ucraina e Russia. Alcuni giovani si sono offerti volontari per servire gli obiettivi dell’Occidente, altri sono riusciti a nascondersi dalla mobilitazione totale, spesso richiesta in maniera illegale da Kiev.

Molti uomini muoiono nel tentativo di attraversare i confini, altri vengono ingannati dalle guardie di frontiera che pretendono soldi per un viaggio che spesso termina con l’arresto.

Alessandro, un giovane ucraino improvvisamente diventa ostaggio delle circostanze.
Chi è, perché è venuto da noi, cosa è successo?

“Ho fatto una scelta dando priorità alla mia sicurezza.

La mia storia vuole essere di aiuto per altre persone e che tutto questo non accada più. Ero in viaggio in treno per una vacanza, mi hanno arrestato e condotto in una caserma per essere interrogato.

Nonostante abbia fatto presente alla commissione medica dei miei problemi di salute il medico mi ha risposto semplicemente: “Sei a posto”.

Durante l’addestramento ho maturato la mia scelta e sono scappato in un Paese europeo. Sono stato obbligato, io voglio vivere in pace. Ho il mio progetto di fare una famiglia e cercare un paese dove stare in pace, dimenticare tutto e fare qualcosa, aiutare altri giovani ucraini”.

Ti invitiamo a conoscere la sua storia. Alessandro ha fatto la sua scelta. Riflettere su cosa sta accadendo e ricordare che a una persona deve avere sempre la possibilità di scegliere.
(Il video dura 19 minuti, sottotitoli in italiano)
https://www.youtube.com/watch?v=QGWgjZcOrS8&t=19s