Il popolo tedesco non vuole nuovi missili a medio raggio, nuovi sistemi di difesa o armi ipersoniche nel proprio paese, poiché più armi non portano alla pace, ma aumentano il rischio di escalation. I missili sono come le calamite, possono distruggere anche la Germania, e far diventare l’Europa un deserto nucleare.

di Reiner Braun

Conosciamo la menzogna del presunto nuovo “riarmo”, per sopperire al “gap di capacità militare”, che il governo tedesco sostiene contro ogni dato di fatto. Abbiamo troppe armi in Europa: sottomarini nucleari in tutti i mari che ci circondano, armi nucleari terrestri statunitensi, britanniche e francesi e le loro controparti russe, compreso il cosiddetto scudo antimissile a capacità nucleare. Sono stati gli Stati Uniti a cancellare gli accordi di limitazione degli armamenti – come il Trattato ABM, il Trattato INF o il Trattato CFE – per potersi armare senza limiti secondo le esigenze della NATO. Le spese militari della NATO son di ben 12 volte maggiori di quelle della Russia e per tutti i sistemi missilistici la NATO è da tre a cinque volte superiore alla Russia.

Siamo stati troppo a lungo sovraequipaggiati in Europa e ora in Germania vengono inviati nuovi armamenti terrestri – solo nella Repubblica Federale Tedesca e senza un dibattito pubblico, senza discussioni in parlamento in merito, solo perché ce lo ordina il Presidente degli Stati Uniti. Il Cancelliere Scholz non sta forse prendendo in ostaggio 84 milioni di cittadini della Repubblica Federale di Germania? No, e ancora no. Quando è troppo, è troppo! È finalmente giunto il momento di dire NO – in modo molto più vario e completo – e di uscire dall’imprevedibile corsa agli armamenti.

Sappiamo che tutto ciò che possiamo aspettarci da chi sta “in alto”, dal governo tedesco, dalla NATO, è solo un aumento delle armi e dei militari, quindi un maggiore coinvolgimento nella guerra e la crescita del conflitto. Sia chiaro: chi è al potere continuerà il suo cammino verso la guerra finché non ci opporremo in modo più attivo ad esso. La protesta, anzi la resistenza, è necessaria. Sappiamo di essere ancora troppo deboli, troppo poco organizzati, ma abbiamo iniziato a reagire quotidianamente, anche se ancora molto lentamente, siamo sempre più in grado di riconoscere i pericoli e a prendere posizione.

Abbiamo la concreta possibilità di formare la “massa critica”, poiché siamo la maggioranza nei sondaggi contro il dispiegamento dei missili a medio raggio; possiamo di nuovo conquistare l’egemonia culturale per la pace. La resa e l’immobilità non sono un’opzione, vista l’entità del pericolo.

Ciò che conta è solo l’azione attiva, da parte di tutti. Nessuno deve credere che l’impegno del singolo sia insignificante; al contrario, ogni goccia rende il fiume sempre più grande: è l’acqua dolce che frantuma la pietra. Lo sconforto, persino la disperazione, la passività e l’impotenza sono le uniche reazioni che i sostenitori delle armi, i guerrafondai e i loro media vogliono persuaderci ad alimentare, nel loro interesse naturalmente.

Tuttavia, sappiamo che possiamo farcela se agiamo insieme e in modo solidale. Non siamo soli, la stragrande maggioranza dei paesi del mondo, il “Sud globale”, vuole la pace e si sta impegnando sempre più attivamente in tal senso: abbiamo amici in tutti i paesi del mondo, non ci lasceremo mettere gli uni contro gli altri. “Quando i popoli stessi si esprimeranno, saranno presto uniti”.

I movimenti per la pace e gli attivisti per la pace sono presenti ovunque. Ora, dobbiamo sostenere la pace, innanzitutto a casa nostra, in Germania, alla manifestazione nazionale del 3 ottobre 2024 a Berlino proprio perché:

  • La nostra è una protesta contro una politica che potrebbe portarci a una grande catastrofe. La guerra e gli armamenti non sono mai la soluzione. La diplomazia, i negoziati e il disarmo sono le risposte alle grandi sfide del nostro tempo.
  • Non ci lasceremo istigare e non seguiremo gli stereotipi dei nemici, né a Est né a Sud, né all’interno né all’esterno. Siamo accomunati dalla solidarietà, dal rispetto e dall’empatia.
  • Vogliamo una nuova politica e delle “nuove menti” che tornino a una politica di sicurezza comune. Non possiamo più vedere le “smorfie” quotidiane. Dove sono i nuovi politici della distensione, i Willi Brandt o i Michail Gorbačëv? Persone del genere “nascono” solo sulla base di movimenti e cambiamenti.
  • Non dobbiamo accettare un “governo contro il popolo”. Il movimento per la pace ha un compito importante per la democrazia tedesca.

Proprio per questi motivi manifesteremo, come movimento per la pace, il 3 ottobre 2024 a Berlino. Il movimento per la pace è costituito da tutti coloro che, con tutto il loro cuore, con mente lucida e argomenti pacifici, si schierano in solidarietà contro le politiche di guerra e di armamento dei governanti di tutto il mondo. Come movimento per la pace siamo guidati dal pensiero dei grandi – Erasmo da Rotterdam, Hermann Kant, Berta von Suttner, Rosa Luxemburg, Martin Niemöller e Petra Kelly, solo per fare alcuni esempi – ma qui e ora ognuno di noi si ritrova di fronte ad una grande sfida: contribuire a scongiurare i grandi pericoli. Ci riusciremo?

Siete tutti invitati a unirvi, a partecipare ai preparativi, conquistare i vostri compagni di campagna e a prendere parte alla manifestazione tedesca del 3 ottobre 2024, per rendere questo appuntamento un preludio imperdibile e convincente per lo sviluppo di molti altri traguardi futuri. Ci vediamo il 3 ottobre a Berlino!


Reiner Braun è impegnato nella preparazione della manifestazione a livello nazionale in Germania.

Qui la locandina della manifestazione:

Nein, nein und noch einmal nein - zu neuen auch atomar nutzbaren Waffensystemen!

Traduzione dal tedesco di Maria Sartori. Revisione di Thomas Schmid