La multinazionale francese AXA è stata costretta a vendere i suoi investimenti in tutte le principali banche israeliane, come confermato da questo nuovo rapporto. Queste banche sono considerate la spina dorsale del progetto israeliano di colonizzazione illegale delle terre occupate e rubate ai palestinesi.

La campagna globale Stop AXA Assistance to Israeli Apartheid ha preso di mira gli investimenti di AXA nelle banche israeliane e in Elbit Systems per la loro complicità nelle colonie illegali di Israele nella Cisgiordania occupata, che costituiscono crimini di guerra secondo il diritto internazionale, e per altre gravi violazioni dei diritti umani dei palestinesi. Per anni AXA è stata sottoposta a una campagna di boicottaggio dei consumatori e a pressioni per il disinvestimento e ha subito danni alla reputazione.

Nell’assemblea degli azionisti di AXA nell’aprile 2024, l’amministratore delegato di AXA è stato costretto ad annunciare che AXA “ha zero investimenti nelle banche israeliane, diretti o indiretti.”

Ekō, un’organizzazione che indaga sulla responsabilità delle imprese e fa parte della campagna Stop AXA Assistance to Israeli Apartheid, ha commissionato una ricerca a Profundo – un’ente di ricerca indipendente – che ha confermato che AXA aveva venduto tutte le azioni di banche israeliane, con quote residue rimanenti in Bank Leumi. 

Questa vittoria è vostra. Siete stati in migliaia a chiedere di disinvestire da AXA e di boicottare AXA – #AXADivest e #BoycottAXA – recedendo dai contratti con l’azienda. Avete protestato fuori dagli uffici di AXA e organizzato azioni creative dirompenti a ogni riunione degli azionisti di AXA. Avete inviato migliaia di tweet, e-mail e lettere agli amministratori delegati di AXA, denunciando l’ipocrisia di AXA.

Tuttavia, il movimento BDS sottolinea che per AXA non è ancora finita. Mentre continua il genocidio in diretta streaming di Israele contro 2,3 milioni di palestinesi a Gaza, la coalizione continuerà a monitorare gli investimenti di AXA per assicurarsi che non sia complice del genocidio in corso.

Il movimento BDS, con le sue partnership intersettoriali in tutto il mondo, chiede di intensificare la pressione su tutte le istituzioni finanziarie che traggono profitto dall’oppressione e dall’ingiustizia. Investire nell’apartheid israeliano è sempre stato immorale e illegale. Con l’economia israeliana in costante declino, ora è anche davvero avventato.

È più che mai evidente che la pressione del BDS funziona. La conferma del disinvestimento di AXA da tutte le banche israeliane e da Elbit Systems è un’importante pietra miliare per il movimento, che giunge dopo anni di campagne strategiche del movimento BDS.

Il 19 luglio, la Corte Internazionale di Giustizia ha dichiarato Israele colpevole del crimine di apartheid nei confronti dei palestinesi, ribadendo che l’occupazione militare e l’annessione del territorio palestinese sono illegali. Ciò significa che tutti gli stati, i governi locali, le società e le istituzioni hanno l’obbligo legale di porre fine immediatamente a tutte le forme di complicità che consentono direttamente o indirettamente a Israele di mantenere la sua occupazione militare illegale, e che devono anche porre fine alla complicità nel brutale genocidio di Israele a Gaza e alla causa principale di tutto questo: Il regime israeliano di colonialismo d’insediamento e di apartheid che dura da 76 anni.

Le aziende criminali cercano di instillare nella nostra coscienza l’impossibilità di prevalere su di loro, ma il BDS funziona e abbiamo prevalso su AXA e su molte altre aziende ancora più grandi. Sicuramente potremo prevalere in molte altre lotte collettive per ricordare alle aziende che devono rispondere delle loro azioni e per il perseguimento della libertà, della giustizia e dell’uguaglianza.

Cronologia di questa vittoria:

La campagna Stop AXA Assistance to Israeli Apartheid è stata lanciata nel 2016. All’epoca, AXA deteneva azioni di tre banche israeliane complici (Bank Hapoalim, BankLeumi, Mizrahi Tefahot Bank), oltre a Elbit Systems. AXA, attraverso la sua controllata al 100% AXA Investment Managers (AXA IM) e la sua quota del 64% in AXA Equitable Holdings (AXA EHQ), aveva inoltre investito in tutte e cinque le principali banche israeliane (Bank Hapoalim, Bank Leumi, First International Bank of Israel, Israel Discount Bank, Mizrahi Tefahot Bank).

Nel corso degli anni AXA ha adottato una serie di decisioni di investimento e di disinvestimento, e la campagna Stop AXA Assistance to Israeli Apartheid non ha mai smesso di fare pressione su AXA affinché ponesse fine al suo sostegno alle violazioni dei diritti umani della popolazione indigena palestinese da parte di Israele, una volta per tutte. Questi sforzi hanno portato a importanti traguardi nella campagna:

AXA è stata costretta a disinvestire da Elbit Systems, parzialmente nel dicembre 2018 e nel marzo 2019, e completamente entro la fine del 2019.

AXA ha inoltre venduto quasi tutte le sue azioni di AXA EHQ, mantenendo solo una piccola quota dello 0,07%, in un processo che ha portato Equitable Holdings a separarsi dal gruppo madre di AXA e a riprendere il suo nome originale EHQ.

La campagna è riuscita anche a spingere AXA a disinvestire da due banche israeliane (Bank Mizrahi-Tefahot e First International Bank of Israel) entro la fine del 2022. Il nuovo rapporto conferma che al 30 settembre 2023 AXA non aveva reinvestito in queste due banche, ma aveva ancora più di 20 milioni di dollari di azioni investite in altre tre grandi banche israeliane: Bank Hapoalim, Israel Discount Bank e Bank Leumi.

Durante l’assemblea generale annuale di AXA dello scorso aprile 2024, l’amministratore delegato di AXA ha dovuto rispondere a un azionista e per la prima volta ha riconosciuto chiaramente che AXA aveva “zero” investimenti diretti o indiretti in banche israeliane.

Il rapporto conferma che, in seguito alle crescenti pressioni dell’opinione pubblica, al 24 giugno 2024 AXA ha effettivamente disinvestito da TUTTE le banche israeliane.

Per una cronologia completa della campagna #AXADivest clicca qui.