Antoni Benaiges i Nogués nacque a Montroig, paesino spagnolo in provincia di Tarragona, il 26 giugno 1903.  Appassionato maestro di scuola elementare divulgò e mise in pratica nell’insegnamento le tecniche del pedagogo francese Celestin Freinet, basate su un apprendimento che metteva al centro gli interessi naturali del bambino. Nel 1934 fu assegnato alla scuola di Bañuelos de Bureba, un villaggio in provincia di Burgos, dove fece apprendere ai suoi scolari l’utilizzo della stampa per scrivere pensieri e temi autenticamente loro.

L’approccio educativo non dogmatico di Antoni, il suo ateismo dichiarato, le sue simpatie per le idee di sinistra gli alienarono il sostegno del sindaco e del parroco del paese, ma attirarono i piccoli allievi, che si sentirono valorizzati sulla base dei loro sogni e nelle loro speranze: uno dei desideri degli alunni era quello di vedere il mare e il maestro si industriò affinché il viaggio fosse possibile. Pochi giorni dopo la partenza, però, in Spagna Franco attuò il colpo di Stato e la guerra civile esplose …

Attraverso la ricerca dei fatti da parte della nipote di Antoni Benaiges, la regista Patricia Font dirige una storia intensa e commovente, realmente accaduta ma ignota al grande pubblico fino a ieri. La Font riesce a restituirci l’atmosfera dell’epoca, nella quale quasi tutti i quaderni stampati nella classe di Benaiges vennero bruciati pubblicamente perché realizzati nell’ambito di un processo considerato ‘sovversivo’, cui segue istintivo il dubbio: possibile che un diverso approccio nei rapporti umani a partire dalla scuola possa essere considerato temibile?

Benaiges applicava il ‘metodo naturale’ nella scrittura tipografica, che prevedeva una partecipazione attiva e costante da parte degli alunni: in molti giovani senza difese di fronte alle fake news, adesso sarebbe un esercizio da considerare in tenera età. Dopo la straordinaria attenzione che il film ha avuto in Spagna, la parabola del maestro che promise il mare, in un mondo dilaniato da guerre ma pressato dal desiderio di soluzione, suscita riflessioni senza frontiera. Ultimamente in Italia è alta l’attenzione sul metodo educativo maieutico proposto da Danilo Dolci, il quale allo scopo fece costruire a Partinico (PA) una scuola sperimentale realizzata dagli architetti Polo, tutt’oggi attiva. “Il maestro che promise il mare”, in uscita il 19 settembre, è da vedere: narrato in maniera impeccabile, ci aiuta a meditare sul presente.

Il maestro che promise il mare (2023)
Un film di Patricia Font con Enric Auquer, Laia Costa, Luisa Gavasa, Ramón Agirre, Milo Taboada.
Genere: Biografico
Durata: 105 minuti.
Produzione: Spagna 2023.
Uscita nelle sale: giovedì 19 settembre 2024