È stato pubblicato di recente il Quaderno della ricerca sociale n. 60 che contiene i dati, aggiornati al 31 dicembre 2022, sui bambini e gli adolescenti fuori dalla famiglia di origine.
Il volume contiene l’analisi delle informazioni raccolte attraverso il Sistema informativo dell’offerta dei servizi sociali (SIOSS), articolazione del Sistema informativo unitario dei servizi sociali, istituito con il decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147.
Il 97% degli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) ha fornito informazioni sui servizi attivati e sul numero totale dei beneficiari nell’anno 2022.
Grazie ai dati raccolti con le tabelle inserite nel maggio 2023 sono disponibili elementi conoscitivi aggiuntivi per il 98% dei minorenni complessivamente in affidamento e accolti nei servizi residenziali, distinguendo tra Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) e non.
Complessivamente gli ATS segnalano la presa in carico di 41.683 minorenni (inclusi i MSNA), sia in affidamento familiare (senza distinguere la tipologia di affidamento) sia collocati in strutture residenziali.
Stando ai dati integrativi disponibili, questo totale si riduce però a 33.299 minorenni allontanati dalla famiglia di origine se considerato al netto dei minorenni stranieri non accompagnati, soggetti beneficiari degli interventi di accoglienza e protezione, ma in genere inseriti in altri percorsi progettuali.
L’allineamento con i contenuti informativi dell’ultima raccolta attraverso le regioni, quindi considerando quelli in comunità residenziale e solo quelli in affidamento familiare per almeno 5 notti a settimana porta a un totale di minorenni fuori famiglia (al netto dei MSNA) pari a 30.588 minorenni.
I numeri complessivamente più elevati si trovano in Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Sicilia, Lazio e Campania, ma l’incidenza sulla popolazione 0-17enne residente è molto diversa.
Dal punto di vista territoriale, un’analisi maggiormente disaggregata dei 30.588 minorenni in carico, fa emergere significative differenze regionali di diffusione del fenomeno.
In relazione alla popolazione minorile residente, il tasso di fuori famiglia rilevato per l’Italia è pari a 3,4 minorenni ogni 1.000 residenti 0-17enni, la regione in cui si registra il tasso più elevato è la Liguria (5,9), seguono la Lombardia, il Piemonte e l’Emilia-Romagna (4,3).
Sul fronte opposto con valori inferiori al tasso medio nazionale si collocano la Campania, l’Abruzzo e la Provincia autonoma di Bolzano (valori pari o inferiori a 2,5).
Il tasso di fuori famiglia rilevato per l’Italia, pari a 3,4 minorenni ogni 1.000 residenti 0-17enni può essere confrontato con gli ultimi dati resi disponibili a livello europeo a gennaio dal DataCare project.
Il progetto DataCare è stato lanciato da Eurochild con il sostegno dell’UNICEF nel marzo 2020.
Esso mira a realizzare una mappatura completa dei sistemi di dati sulla protezione dei minori nei 27 Stati membri dell’Unione europea (UE) e nel Regno Unito.
Il confronto con Paesi europei che hanno forme organizzative dell’accoglienza analoghe a quelle sviluppatesi in Italia negli ultimi 30 anni, confermano che la situazione italiana è caratterizzata da una bassa propensione all’allontanamento, allineando la misura del tasso a quelli del DataCare, in Italia si calcola 337 minorenni (al netto dei MSNA) in accoglienze alternative alla famiglia ogni 100.000 0-17enni residenti, ben al di sotto di quanto risulta per la Germania, la Francia o la Spagna.
Per quanto riguarda l’affidamento familiare, i dati raccolti attraverso la rilevazione coordinata con le Regioni e le Province autonome evidenziavano, nel 2021, una lieve ripresa dell’affidamento familiare rispetto al 2020, tornando a una quota superiore alle 13mila unità con un valore pari a 13.248, che rappresenta l’1,4 per mille della popolazione minorile residente in Italia.
Al 31/12/2022 il numero di minorenni in carico in affidamento familiare rilevato dal SIOSS è pari a 16.382 soggetti comprensivo di tutte le forme di affidamento e dei MSNA.
Escludendo i MSNA, i dati integrativi segnalano 15.218 minorenni in una qualche forma di affidamento familiare; considerando, solo l’affidamento familiare per almeno 5 notti la settimana ed escludendo i MSNA, i minorenni registrati risultano pari a 12.507.
Le regioni in cui risulta più attivato l’affidamento familiare, con valori pari o superiori ai 2 casi per mille, sono la Liguria e il Piemonte mentre con valori inferiori a un affidamento ogni mille residenti si collocano Abruzzo, Bolzano e Campania.
Dei 16.382 minorenni che risultano in carico in affidamento familiare al 31/12/2022, il 19,1% è concentrato nella regione Piemonte; il 16,6% in Lombardia; l’Emilia-Romagna e la Sicilia registrano quote intorno all’8%; il Veneto e la Toscana circa il 7%. Seguono la regione Lazio con il 6,5%; la Puglia e la Campania con circa il 5%. Nelle altre regioni la quota è inferiore al 4%.
La modalità di gestione territoriale dell’affidamento familiare fa emergere una prevalenza della realizzazione del servizio in modo diretto (65%).
Un’incidenza significativa riguarda anche la modalità mista (24,2%) mentre maggiormente residuale risulta l’esternalizzazione dello stesso (10,8%).
Su base regionale risulta che in 12 regioni più del 70% dei soggetti attuatori gestiscono il servizio in modo diretto – la quota supera il 90% in Valle d’Aosta, Calabria, Basilicata e Molise.
Valori elevati di gestione mista si registrano in Veneto (58,9%) e in Lombardia (48%); quote superiori al 20% di gestione esternalizzata si registrano in Abruzzo e in Lombardia.
In merito all’accoglienza residenziale, al 31/12/2022 risultano accolti nei servizi residenziali 25.301 minorenni inclusi i MSNA: 24% di questi è in Lombardia, l’11,4% in Sicilia, il 9% in Emilia-Romagna.
Seguono il Lazio, la Puglia e il Piemonte con quote intorno al 7%; la Campania (6%); la Toscana e il Veneto (intorno al 5%).
La Liguria registra una quota di poco superiore al 4%; tutte le altre regioni registrano un valore inferiore al 3%. I dati integrativi per il 2022 registrano 18.081 minorenni accolti in strutture residenziali al netto dei MSNA. In termini relativi, in rapporto alla popolazione residente della corrispondente età di riferimento, risultano coinvolti circa 2 minorenni ogni mille bambini e adolescenti residenti di 0-17 anni.
Qui la pubblicazione completa: https://www.lavoro.gov.it/documenti-e-norme/studi-e-statistiche/qrs-60-affidamento-familiare-2022.pdf.