“Educazione quantistica” e tradizione buddhista in Alice Project Universal Education. Intervista a Valentino Giacomin – Parte III
Quali sono i legami che l’educazione non-dualista ha con la tradizione buddhista e le nuove scoperte della fisica quantistica?
Entrambe considerano l’interconnessione e l’interdipendenza tra le cose. Mentre la fisica quantistica esplora la natura ondulatoria della materia e l’entanglement delle particelle, il Progetto Alice promuove l’unità di corpo, mente e mondo esterno.
Sia la fisica quantistica che il Progetto Alice superano la visione riduzionista e meccanicista. La pedagogia di Alice considera l’essere umano come un tutto integrato, non separando scienza, morale, mente e corpo. Entrambe incoraggiano la consapevolezza profonda. Il Progetto Alice mira a far scoprire la natura della mente, mentre la fisica quantistica ci invita a esplorare la realtà al di là delle apparenze superficiali. La fisica quantistica sottolinea che la nostra percezione influenza la realtà. Nel Progetto Alice, gli studenti interagiscono con i loro pensieri e sentimenti, creando una comprensione più profonda di sé stessi e del mondo. Entrambe queste prospettive invitano a superare i dualismi e a esplorare la natura interconnessa dell’esistenza, aprendo nuove possibilità di apprendimento e crescita.
Credi che la visione non-dualista sia conciliabile con le discipline scientifiche delle scuole occidentali?
A parte esperienze interessanti per la matematica nella scuola primaria, non abbiamo ancora un curriculum scolastico integrato con la visione educativa. Cerchiamo, tuttavia, spazi, durante le ore di lezione, dove vengono proposte tecniche di rilassamento, meditazione, ascolto, consapevolezza, attenzione, concentrazione, etc.
Per integrare la visione non dualista con le varie discipline scolastiche c’è bisogno di una ulteriore ricerca e la formazione di docenti preparati.
Il condizionamento economico è un enorme ostacolo per la nostra ricerca. Quindi, cerchiamo dei compromessi tra il nuovo paradigma e l’istruzione tradizionale. Gli studenti devono superare gli esami di Stato e lo Stato impone i propri programmi e contenuti.
Noi ci “adeguiamo” mediando tra tradizione e innovazione. I risultati sono eccellenti sotto tutti i punti di vista: dati alla mano affermano che 100 studenti di Alice su 100 vengono promossi agli esami di Stato.
Quali sono gli aspetti positivi di una educazione che si ispira alla visione non-dualistica proposta dal Progetto Alice?
Una visione non dualistica dell’educazione può portare a numerosi aspetti positivi. Ecco alcuni dei principali sono: lo sviluppo del pensiero critico e analitico, gli studenti imparano a mettere in discussione le proprie percezioni e convinzioni, aiutandoli a diventare pensatori indipendenti e riflessivi; la consapevolezza di sé, promuovendo la consapevolezza della soggettività delle percezioni, gli studenti possono sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e comprensione emotiva, migliorando la gestione dello stress e delle relazioni interpersonali; e empatia e comprensione, riconoscendo l’interdipendenza di tutti i fenomeni ed imparando a vedere le connessioni tra le proprie esperienze e quelle degli altri, promuovendo un ambiente di apprendimento inclusivo e rispettoso.
Inoltre, tra gli aspetti positivi figurando anche la flessibilità mentale e l’apertura a nuove idee e prospettive, aiutando gli studenti ad adattarsi meglio ai cambiamenti e a risolvere i problemi in modo creativo; e l’apprendimento olistico, integrando diverse discipline e pratiche riflessive, gli studenti possono sviluppare una comprensione più profonda e integrata delle materie, migliorando la loro capacità di applicare la conoscenza in vari contesti. Alice integra la meditazione e le discussioni aperte, promuovendo un apprendimento più coinvolgente e significativo. Centrale è anche lo spazio che si dà al benessere emotivo, promuovendo la consapevolezza della soggettività delle percezioni può contribuire al benessere emotivo degli studenti, aiutandoli a sviluppare una visione equilibrata e positiva della vita.
Come Alice puntate molto sullo stimolo dell’ “intelligenza spirituale”. Che cosa si intende?
Dei 12 tipi di intelligenza descritti dallo psicologo Howard Gardner – conosciuto per la sua teoria sulle intelligenze multiple – solo 4 sono “usati” dall’Intelligenza Artificiale. Ne restano altri 8 sotto il nostro controllo per non essere dominati dagli algoritmi. Quindi smettiamola di dire che è giusto affidarsi all’AI in quanto algoritmo “più intelligente di noi” che fa e scrive cose in “minor tempo” con un “ottimo risultato”. La realtà è che la “comodità” ci piace perché ci impigrisce, ma così facendo rinunciamo alla continua scoperta della nostra complessità, di fatto annullandoci di fronte al Golem della tecnologia e del suo “sviluppo indefinito”. Queste sono puramente le logiche del mercato e noi non siamo nati per essere come il mercato ci vuole.
Chiudendo questa parentesi, secondo Alice vi è un nono tipo d’intelligenza che trascende tutti i tipi di intelligenza, ovvero l’Intelligenza transpersonale e spirituale. Questa forma di intelligenza superiore, assoluta, è al di là della logica e del pensiero stesso.
È il silenzio che blocca gli algoritmi. Il silenzio dei mistici di tutte le religioni, che trascende il linguaggio e le limitazioni della mente razionale, aprendo la strada a un’esperienza diretta e immediata del Mistero. È l’intelligenza spirituale che viene coltivata nel curriculum delle scuole di Alice attraverso nuove discipline, per l’Occidente. I nostri studenti non saranno dominati dai robot, perchè sono preparati per farsi portare dalle macchine nei territori dell’anima, oltre l’intelligenza degli algoritmi.
È proprio nello spazio del Silenzio che nasce l’Universo di Alice: oltre i pensieri, oltre le emozioni. Con l’intelligenza spirituale, l’IA verrà superata e messa al servizio della persona e non viceversa.
Sono pronti i docenti occidentali per questa rivoluzione nelle scuole del mondo? Ho saputo che, laddove non vi fidate dei risultati della diagnostica su studenti con difficoltà, vi affidate anche ad esami “anticonvenzionali” come la chiromanzia…
Può sembrare assurdo, ma in realtà questo è perfettamente coerente con l’idea di recuperare il modello d’istruzione autoctono e di non continuare a occidentalizzare. Durante la stesura del recente programma di recupero per studenti con problemi di attenzione, memoria, concentrazione, abbiamo studiato un protocollo di riabilitazione di uno studente dato per “spacciato” da una diagnosi psicometrica.
Da operatori competenti nell’istruzioni ci siamo accorti che la diagnosi era forse troppo superficiale e affrettata ed abbiamo deciso di affidarci alla chiromanzia come “diagnostica anticonvenzionale”. Dall’analisi della mano ho avuto la certezza che il ragazzo non è un caso disperato e irrecuperabile come pensa il padre, sostenuto anche dalla consulenza di esperti che aveva consultato.
Sulla base di questa mia diagnosi stiamo impostando un programma di recupero, anche se in ritardo, purtroppo, ma con ottimi risultati. Devo dire che le mie analisi poco convenzionali mi aiutano tantissimo nello scoprire traumi e sofferenze nella storia degli studenti.
Cosa sono gli “stupa”, quale significato hanno nella tradizione buddhista e perché sono così importanti?
Gli stupa, come tutti i simboli religiosi, sono simboli di integrazione. Gli stupa, i templi e le immagini sacre, fungono da espressione visiva dell’integrazione delle diverse coscienze. Rappresentano l’armonia tra l’istintivo, l’emotivo, il razionale e il transpersonale. Sono considerati manifestazioni del Sé, il centro della personalità. Ci ricordano la nostra connessione con il Mistero e la nostra vera natura. Simboleggiano l’equilibrio tra le diverse dimensioni della coscienza.
Ogni aspetto (istintivo, emotivo, razionale e transpersonale) contribuisce alla nostra esperienza umana. Cerchiamo di far apprezzare dagli studenti la profondità e la bellezza di queste rappresentazioni simboliche che sono importanti per la crescita spirituale e la connessione con il trascendente, ciò che esiste oltre la ragione.
In un’epoca in cui gli studenti sono esposti a stimoli visivi che possono scatenare emozioni negative e problemi di salute mentale (attaccamento, desiderio, dipendenze, violenza…), è fondamentale considerare alternative che promuovano emozioni positive e pensieri elevati.
Ad esempio, oltre alle immagini sacre, offriamo anche esempi di musica soave, che può avere un effetto calmante e ispiratore, mentre la musica “pesante” potrebbe avere un impatto diverso, talvolta anche distruttivo. Proporre esperienze culturali e artistiche che incoraggino la riflessione, la bellezza e l’armonia può contribuire a un benessere emotivo più equilibrato.
In Alice Project Universal Education vi è molta attenzione per i temi dell’ecologia profonda e per la decrescita.
Progetto Alice è stato riconosciuto e premiato a livello internazionale per i suoi contributi all’educazione integrata e sostenibile. Sia nel 2005 sia nel 2009 siamo stati premiati due volte dalla Sanpuran e dalla Sanskrit University, a Varanasi, per la ricerca unica che potrebbe portare un input essenziale per la soluzione della crisi globale dell’istruzione e dell’ambiente.
Come disse il Vicerettore della Sanskrit University nel 2009, durante la premiazione: “(…) L’ampia ricerca di Valentino Giacomin – realizzata in collaborazione con Luigina De Biasi – dimostra scientificamente e praticamente che le nuove generazioni del ‘villaggio globale’ potrebbero certamente trovare, grazie ad Alice, una soluzione positiva non solo ai propri problemi personali, ma anche alla drammatica crisi dell’ambiente (riscaldamento globale, inquinamento, siccità, carestia……) e dei disordini sociali attraverso un modo di pensare più razionale e realistico. Consideriamo la proposta di Alice Project Universal Education un metodo educativo rivoluzionario che a breve termine può curare e prevenire il disagio psicologico e il disturbo comportamentale degli studenti e – a lungo termine – può aiutarli a raggiungere la felicità esistenziale personale e sociale. (…)”. L’impatto di questo approccio nelle scuole è significativo.
Gli studenti che seguono il metodo del Progetto Alice mostrano miglioramenti notevoli nel comportamento personale e sociale, oltre a un aumento del quoziente intellettivo. Questo metodo educativo non solo affronta le crisi personali degli studenti, ma offre anche soluzioni più razionali e realistiche ai problemi globali come il riscaldamento globale e i disordini sociali. L’insegnamento di Alice si sposa perfettamente con le teorie dell’Ecologia Profonda, della Decrescita felice, dell’ecofemminismo, del Movimento per la conservazione, che nulla hanno di nuovo rispetto a quanto proposero i santi e mistici del passato come Lao Tzu, Buddha, San Francesco, Cristo, Mahavira e Shiva. Alice continua a dimostrare la validità e l’efficacia di una pedagogia che unisce saggezza antica e scienza moderna per affrontare le sfide educative ed ecologiche del nostro tempo.
Il programma di “educazione quantistica” di Alice può essere una soluzione per vivere il mondo in pace e in armonia con la Natura?
Questo approccio innovativo alla formazione educa l’individuo non solo sul piano accademico ma anche sul piano interiore, incoraggiando una maggiore consapevolezza e spiritualità nel vivere quotidiano. In un’epoca in cui i conflitti e le divisioni sono sempre più presenti, è fondamentale trovare nuove vie per promuovere la pace e l’armonia tra le persone e con l’ambiente circostante.
L’educazione quantistica proposta da Alice, ripeto, si basa sulla visione che tutto nell’Universo non è indipendente dalla nostra mente ma è connesso e che ogni azione ha un impatto sull’intero sistema. Questo approccio invita gli studenti a riflettere sulle proprie azioni e sulle conseguenze che queste possono avere sul mondo che li circonda e favorisce la crescita personale degli individui creando relazioni basate sulla comprensione reciproca, il rispetto, la responsabilità, la condivisione.
A proposito di questo, ricordiamo che le scuole di Alice registrano bullismo zero in tutte le ricerche effettuata sia dal personale interno della scuola che da osservatori esterni (psicologi, laureandi, ospiti…). La pace e l’armonia non possono essere raggiunte solamente attraverso azioni esterne ma devono, soprattutto, essere radicate anche all’interno di ciascuno di noi, in un nuovo modo di pensare.
In un momento storico in cui l’umanità affronta sfide sempre più complesse, è fondamentale investire nell’istruzione di nuove generazioni capaci di guardare al mondo con occhi diversi e di agire in maniera più empatica e rispettosa.
L’educazione quantistica proposta da Alice potrebbe essere la chiave per aprire nuove porte verso un futuro più pacifico, armonioso e migliore per tutti.