Ieri, 6 agosto 2024, davanti alla sede RAI di Milano, si è conclusa la campagna di sensibilizzazion STOP CENSURA promossa dal Comitato CNL RESISTENZA di Milano. Iniziata il 6 novembre 2023, ha visto gli attivisti presenti ogni singolo giorno. Si è trattato di un’iniziativa significativa a sostegno di un’indispensabile riforma del servizio pubblico radiotelevisivo. Da settembre, i promotori continueranno le attività di sensibilizzazione. Di seguito il comunicato distribuito, completo dei contatti dei promotori.

Un gruppo di attivisti del CLN Resistenza Milano, coordinato da Loretta Cremasco, ha individuato nella mancanza di pluralismo e imparzialità dell’informazione, in particolare mainstream, la radice della manipolazione della realtà che ha prodotto in questi anni una grave distorsione del pensiero critico nella formazione dell’opinione pubblica, con le conseguenze che tutti possiamo vedere. L’azione di denuncia si è focalizzata sul servizio pubblico gestito dalla RAI, che più di altri, essendo servizio pubblico soggetto obbligatoriamente a canone, ha obblighi precisi derivanti dall’Art. 21 della Costituzione e dal suo stesso Codice Etico.

L’obbiettivo è stato quello di denunciare e sensibilizzare le persone con cui siamo entrati in contatto, i giornalisti e dipendenti RAI sulle gravi responsabilità che l’informazione comporta. Abbiamo chiamato la nostra azione Stop Censura e abbiamo inizialmente portato sui nostri manifesti l’emblema di chi ha subito questa censura pagando a caro prezzo le verità che ha denunciato: Julian Assange.

Ogni giorno dal 6 novembre 2023 una o più persone a turno per qualche ora si è avvicendata con cartelloni e volantini. Ad oggi abbiamo distribuito oltre 15 mila volantini, snobbati purtroppo dalla dirigenza RAI che non ci ha mai degnati di un’intervista, ma confortati dalla simpatia e consenso di
molti operatori e qualche giornalista.

Abbiamo sviluppato il nostro progetto affiancandolo con altre azioni:

  • due chiamate allargate davanti alla sede RAI con cartelli e corteo in zona RAI;
  • interventi al teatro Burri di parco Sempione sul tema informazione con il contributo di giornalisti;
  • presidio e volantinaggio durato due settimane davanti all’Università Statale di Milano in occasione della scandalosa mostra su complottismo e fake news;
  • due convegni organizzati (Milano e Roma) su Informazione ed Educazione libera ai tempi del grande reset con l’intervento di intellettuali, avvocati, medici, giornalisti.

Siamo stati intervistati da canali quali 9 MQ, Byoblu, Radio Roma, e siamo stati ospiti in diverse trasmissioni. Hanno scritto della nostra azione: Pressenza, Giornale D’Italia, Civico 20 News e siamo stati oggetto di un articolo Fake News, guarda caso, da parte del quotidiano La Repubblica.

Al di là delle nostre azioni, e talvolta su nostro stimolo, recentemente qualcos’altro si è mosso, anche a causa delle censure governative che hanno scatenato eventi “no bavaglio”. Altri si sono attivati replicando a Roma e altrove la nostra azione.

Le distorte narrazioni di guerra hanno spinto Raffaele Oriani a lasciare La Repubblica ed è partita una campagna, da parte di alcuni giornalisti Rai, No Peace no Panel, che pretende spazio per le ragioni del pacifismo.

Il giurista Ugo Mattei, presidente di Generazioni Future, appoggia il nostro progetto perché l’informazione è “bene comune ” e ha mobilitato colleghi e avvocati per esigere il rispetto dell’obbligo di servizio pubblico indipendente imposto dal regolamento europeo Media Freedom Act entro il 25 agosto 2025 (www.art5.it).

Il seme è gettato, qualcosa è già nato, ora sta a tutti noi coltivarlo e farlo crescere. La nostra azione non finisce qui, continuerà con nuove idee e nuove collaborazioni perché il tema INFORMAZIONE è troppo importante per essere abbandonato.

Per far crescere questo movimento di opinione pubblica serviranno tante energie e rinnovate idee. Tutti siamo chiamati perché questi tempi sono decisivi per la nostra libertà! Contattateci per coordinare e agire insieme nelle prossime azioni!

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CNL Milano