10 agosto 1944, 10 agosto 2024 Milano, piazzale Loreto: data non facile per essere presenti nella calda metropoli padana.

Ma oggi si sono ritrovate almeno 200 persone alle 9.30 puntuali, evitando la calura peggiore.

Non tutti sanno che Mussolini venne esposto nel 1945, un anno dopo, proprio lì dove 15 antifascisti, prelevati da San Vittore, erano stati ammazzati ed esposti, appesi per giorni, in quell’angolo di piazza. Con dei cartelli che dicevano “assassini”. 

Rappresaglia compiuta dai fascisti italiani (e non da generiche “forze di occupazione straniere” come ha detto oggi il rappresentante della regione Lombardia al microfono, ricevendo i giusti fischi).

Da oggi quello slargo in piazzale Loreto è intitolato ai “15 martiri di Piazzale Loreto”.

Le ricorrenze negli ultimi tempi servono a sottolineare bene cosa successe 80, 90, 100 anni fa. Proprio quando oggi governano in Italia coloro che strizzano l’occhio a quel passato.

Gonfaloni, Anpi di tante sezioni, sinistra diffusa, parenti di coloro che vennero ammazzati, diverse le presenze e gli interventi. Alla fine una banda cittadina che suona “Bella Ciao”, si raccolgono bandiere e striscioni e ci si leva dall’asfalto che comincia a scottare. 

Ma voglio aggiungere qualcosa, che spiega cosa sia Pressenza. Non ero in piazza stamattina, ma alle 10 ho ricevuto le foto e la telefonata dell’instancabile Miriam che è quasi sempre presente. Miriam, un’infanzia, che mi ha raccontato, vissuta nella Milano del dopoguerra, “vaccinata” con vaccini ben più potenti dei nostri. Pur coi suoi anni, pur col caldo, fa sempre tutto il possibile per esserci. Miriam oggi pomeriggio sarà in piazza per la Palestina. L’ho vista sabato 3 agosto in piazza San Babila a Milano con i palestinesi, seduta su una panchina, con un fazzoletto in testa per difendersi da caldo e sudore. Miriam da anni ogni due o tre giorni manda una mail dove raccoglie tutte le notizie sulla Palestina che sono girate su internet. Martella, come un fabbro, col suo vecchio computer da casa. Non molla la posizione. Mi racconta che il suo computer non permette che mandi a più di un tot di destinatari al giorno i suoi messaggi, così, più di mille indirizzi che ha, vanno divisi in due tranche.

Miriam che ringrazio, corrispondente dalla sua città che ricorda le sue ferite,  anche il 10 di agosto.