La rielezione di Ursula von der Leyen è una pessima notizia per l’Europa. È stata confermata alla presidenza della Commissione una guerrafondaia pericolosa che non ha fatto nulla per evitare la guerra e di tutto per non fermarla, una complice del genocidio dei palestinesi, la presidente dei ricchi e delle multinazionali.
Si tratta di un voto che si accompagna con quello sulla risoluzione che autorizza a colpire con armi europee il territorio russo e al rifiuto di discutere ieri della situazione a Gaza. Su questo terreno va visto il sostegno dei Verdi che hanno detto addio al pacifismo.
La riconferma di Ursula von der Leyen porta il segno della guerra, del riarmo, del ritorno all’austerity neoliberista con il Patto di Stabilità, con i massicci tagli antipopolari della spesa sociale. È grave che Ursula von der Leyen sia stata confermata nonostante la condanna della sua mancanza di trasparenza nelle relazioni con le multinazionali nel caso Pfizer.
Chi l’ha votata sarà complice consapevole anche della guerra a migranti e richiedenti asilo che troverà attuazione piena col Patto per le migrazioni nel 2026, modello colonialista del XXI secolo.