L’azione genocidaria di Israele in atto da quasi dieci mesi sulla popolazione di Gaza si è distinta, come mai in passato, con un attacco sistematico e pervicace alle strutture e al personale sanitario, in un evidente tentativo di stroncare le strutture fondamentali e necessarie a sostenere la resistenza del popolo palestinese. 

Uno degli aspetti più degradanti e significativi di tale intento è l’uso crescente, come mai in passato, della tortura come vero e proprio strumento di guerra.

Sanitari per Gaza in questo documento presenta una parte dell’evidenza disponibile sull’uso della tortura da parte di Israele su militari, civili e sanitari palestinesi e ne discute le implicazioni sanitarie, deontologiche e giuridiche nell’ambito del conflitto in corso. Data la rilevanza anche etico-politica del documento ne chiediamo la più ampia e completa diffusione e visibilità.

Ecco di seguito il sommario:

Il ruolo della tortura nell’attuale genocidio a Gaza da parte di Israele: focus sulle uccisioni, i rapimenti e le torture degli operatori sanitari; la prassi del personale medico israeliano nel sistema di detenzione dell’apartheid palestinese è in conflitto con il diritto umanitario e l’etica professionale.

Questo documento ha lo scopo di rivedere brevemente l’ampia documentazione sull’uso prolungato e sistematico della tortura sui prigionieri di guerra, sui civili e sul personale sanitario da parte di Israele come strumento per tentare di impedire l’esistenza dei civili e spezzare la resistenza della popolazione palestinese all’occupazione.

Gli aspetti storici, legali, etici e sociali coinvolti nella pratica della tortura da parte dell’esercito israeliano, spesso con la complicità del personale sanitario, sono presentati in breve.

La complicità medica nella tortura è rifiutata e denunciata da alcuni individui e organizzazioni israeliane. Rafforzate dalla condanna di parte della comunità internazionale, le testimonianze a disposizione supportano fortemente l’idea che la tortura, oltre che illegale, è ben lungi dall’essere utilizzata semplicemente per ottenere informazioni o confessioni dai prigionieri, sospettati con o senza fondamento fattuale. Essa piuttosto è utilizzata come strumento per perseguire una politica di sostituzione e di guerra che mira a disarticolare sistematicamente la resilienza dei palestinesi nel perseguire l’autonomia nella loro patria e opporre una legittima resistenza allo status quo della propria occupazione.

Nella guerra in corso, l’ostinazione e la furia contro il personale sanitario a Gaza e il coinvolgimento di professionisti medici israeliani nella tortura appaiono evidenti, dato che hanno un ruolo centrale nel progetto genocida di “eliminazione delle condizioni di vita” per la popolazione di Gaza. Qui documentiamo brevemente questi aspetti. Per una prospettiva più dettagliata sugli attacchi alle strutture mediche, che sono paralleli a questo progetto genocida, vedi il report che sanitari per Gaza ha redatto “La distruzione del sistema sanitario a Gaza, Aprile 2024” scaricabile gratuitamente in italiano ed inglese al link:

https://linktr.ee/sanitaripergaza

 

Sanitari per Gaza