Pubblichiamo la nota diramata via social da ‘Arci Porco Rosso’, un presidio dal basso essenziale per i subalterni che vivono nel cuore della città tradizionalmente popolare, un’associazione distintasi in questi anni anche per l’attività dello ‘Sportello Sans-Papiers’ come un vero punto di riferimento a sostegno dell’accoglienza dei migranti_
Ieri[ndr] in via Alloro sei persone sono state sgomberate da un edificio semi-abbandonato, di effettiva proprietà della Prefettura. Ci si augura che non si parlerà ancora, come fatto già al primo tentativo di sgombero un anno fa, di “sgombero soft”: un ragazzo si è ferito da solo per protesta ed era pieno di sangue, quasi tutti sono stati portati all’Ufficio Immigrazione della Questura, alcune sono a rischio trattenimento e rimpatrio, mentre i mobili sono stati già portati in discarica.
Il Comune, indubbiamente, dirà che a tutti era stata fornita una soluzione abitativa alternativa, fatto che è solo parzialmente vero. E’ stata prospettata la possibilità di entrare in uno dei dormitori, formali o informali, gli indirizzi di tre di questi scritti a mano su un foglio di carta. Ma di questi dormitori, uno è informale e quando telefoniamo durante le nostre giornate di sportello, per conto di persone in strada che cercano un posto, viene esplicitamente detto che non accettano persone di nazionalità gambiana, tunisina e nigeriana. Un altro invece è uno dei poli comunali, che da mesi hanno cambiato politica e possono accettare esclusivamente persone con status giuridico “regolare”.