Pubblichiamo la nota diramata via social da ‘Arci Porco Rosso’, un presidio dal basso essenziale per i subalterni che vivono nel cuore della città tradizionalmente popolare, un’associazione distintasi in questi anni anche per l’attività dello ‘Sportello Sans-Papiers’ come un vero punto di riferimento a sostegno dell’accoglienza dei migranti_

Ieri[ndr] in via Alloro sei persone sono state sgomberate da un edificio semi-abbandonato, di effettiva proprietà della Prefettura. Ci si augura che non si parlerà ancora, come fatto già al primo tentativo di sgombero un anno fa, di “sgombero soft”: un ragazzo si è ferito da solo per protesta ed era pieno di sangue, quasi tutti sono stati portati all’Ufficio Immigrazione della Questura, alcune sono a rischio trattenimento e rimpatrio, mentre i mobili sono stati già portati in discarica.

Il Comune, indubbiamente, dirà che a tutti era stata fornita una soluzione abitativa alternativa, fatto che è solo parzialmente vero. E’ stata prospettata la possibilità di entrare in uno dei dormitori, formali o informali, gli indirizzi di tre di questi scritti a mano su un foglio di carta. Ma di questi dormitori, uno è informale e quando telefoniamo durante le nostre giornate di sportello, per conto di persone in strada che cercano un posto, viene esplicitamente detto che non accettano persone di nazionalità gambiana, tunisina e nigeriana. Un altro invece è uno dei poli comunali, che da mesi hanno cambiato politica e possono accettare esclusivamente persone con status giuridico “regolare”.

Le liste di attesa inoltre sono lunghissime: si viene convocati dopo tre-quattro mesi. Dove devono stare le persone che non hanno accesso a case popolari, centri di accoglienza, dormitori? In strada?
Non è puntare il dito. E’ scrivere nero su bianco quali sono le intersezionalità delle oppressioni, vissute ogni giorno, in ogni ambito della propria vita, da tutta una serie di persone che abita in questa difficile nazione, in questa complessa città. Persone che conosciamo, che fanno parte della nostra comunità. Le persone che al momento sono ancora all’ufficio immigrazione, dove dormiranno stasera – se non saranno addirittura trattenute in uno dei centri di detenzione amministrativa razzisti e illegittimi, i CPR? Una di loro ci ha lasciato la sua macchina da cucire, affinchè non fosse buttata via con i mobili. Cucire. Alla fine di tutti questi processi di stratificazione sociale, avremo tantissimo da ricucire.
comunicato \ Arci Porco Rosso