Nei primi sei mesi di quest’anno sono stati 193 i casi censiti di minacce e di intimidazioni agli amministratori e alle amministratrici locali, con un aumento del 20,6% rispetto allo stesso periodo del 2023, quando furono 160. Sono i dati resi pubblici in questi giorni da Avviso Pubblico.

Gli episodi si sono verificati in 16 Regioni, con una particolare recrudescenza del fenomeno in Campania (34 casi, prima regione d’Italia) e Veneto (19 casi, la più colpita del Centro-Nord e al quarto posto a livello nazionale). Preoccupa soprattutto quanto registrato nel corso dell’ultima campagna elettorale, che ha visto oltre 3.700 Enti locali chiamati a rinnovare i propri consigli comunali: il 17% dei casi censiti di minacce e intimidazioni nel periodo considerato sono stati rivolti a candidate e candidati alle elezioni amministrative tenutesi a giugno.

“Le decine di casi che abbiamo registrato nel corso della recente campagna elettorale confermano quanto Avviso Pubblico denuncia da tempo attraverso l’annuale Rapporto Amministratori sotto tiro: i mesi che precedono le elezioni amministrative sono tra quelli più delicati e necessitano di un monitoraggio particolarmente scrupoloso da parte delle Istituzioni e degli organi preposti a garantire la sicurezza sui territori”, ha sottolineato Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico. 

Queste alcune delle principali tipologie di atti messi in atto: Incendi di case, auto e municipi sono stati registrati a Buggiano (Potenza), Seclì (Lecce), Gela (Caltanissetta) e Bosa (Oristano); aggressioni a Campobello di Licata (Agrigento), Artena (Roma) e Rivoli (Torino); atti vandalici nei confronti di comitati elettorali a Pescara, Giulianova (Teramo) ed Empoli (Firenze); minacce, offese e diffamazioni via social ai candidati e alle candidate a Bari, Colle Val d’Elsa (Siena) e San Giorgio del Sannio (Benevento); lettere e messaggi minatori a Mirandola (Modena), Manfredonia e Isole Tremiti (Foggia);scritte offensive e minacciose sui muri e sui manifesti elettorali ad Albenga (Savona), Cellino Attanasio (Teramo) e Torre Annunziata (Napoli). A Terricciola (Pisa) un candidato sindaco, poi eletto primo cittadino, è stato investito da un’auto guidata da un sostenitore di una lista avversaria. Senza dimenticare i colpi di arma da fuoco esplosi a Casal di Principe (Caserta), nel giorno dell’apertura dei seggi.

Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico ha dichiarato: “Non dobbiamo mai lasciare soli coloro che vengono minacciati e intimiditi perché si impegnano concretamente a fare rispettare le regole stabilite dal nostro ordinamento. Nel ringraziare le forze di polizia e la magistratura per il lavoro che quotidianamente svolgono sia per garantire sicurezza e protezione nei confronti di chi opera a livello politico-istituzionale-amministrativo sia per non lasciare impuniti coloro che minacciano e intimidiscono, auspichiamo che quanto prima il Ministero dell’Interno, il Ministero dell’Istruzione e del Merito e il Ministero dell’Economia e delle Finanze emanino il decreto che stanzia i fondi destinati a ristorare i danni subiti dagli amministratori e amministratrici locali finiti sotto tiro nonché a promuovere la cultura della legalità costituzionale e della cittadinanza attiva, in particolare tra i giovani”. 

Qui per approfondire: https://www.avvisopubblico.it/home/amministratori-sotto-tiro-aumentano-del-20-le-minacce-nel-primo-semestre-2024-nel-mirino-soprattutto-candidati-e-candidate-alle-elezioni-amministrative/