A un anno dal set di Matteo Garrone, che li ha portati dal Senegal all’Italia, Seydou Sarr e Moustapha Fall, i due adolescenti senegalesi che molto hanno contribuito all’assegnazione del Leone d’Argento a “Io capitano”, come agli altri premi, attendono negli spazi aperti del museo MAXXI di Roma che la cerimonia dei Nastri d’Argento inizi. Si dice che entrambi vivano adesso a Fregene nella casa della mamma di Matteo Garrone, hanno perso l’aria adolescenziale e appaiono due timidi ragazzi – per niente divi – che in disparte attendono, in abito da festa, l’inizio della serata dei Nastri mentre Matteo Garrone, il loro deus ex machina, assalito dai giornalisti rilascia interviste. Il sindacato dei giornalisti cinematografici (SNGCI), superando il regolamento del Premio riservato dal ’46 solo ai talenti italiani e in un’edizione particolarmente attenta alle nuove leve, ha assegnato anche a loro un riconoscimento speciale quali esordienti dell’anno.
I Nastri più importanti sono stati assegnati a Matteo Garrone per “Io capitano” sull’emigrazione africana rappresentata da adolescenti sprovveduti il cui sogno della terra promessa s’infrange davanti alla realtà dei trafficanti di uomini: plurivotato quale miglior film, migliore regia, migliore produzione, fotografia, montaggio, sonoro e casting.
A Michele Riondino, anch’egli al suo debutto alla regia con “Palazzina Laf”, sono andati 5 Nastri d’Argento, Il film parla di un operaio di Taranto che vive in una masseria caduta in disgrazia per la sua vicinanza al polo siderurgico. I dirigenti decidono di farne una spia che individui i colleghi che più danno fastidio all’azienda. L’operaio accetta di denunciarli e chiede di essere collocato con loro nella Palazzina LAF. Ma quando scopre il significato di LAF – acronimo nell’ILVA di laminatoio a freddo – capirà di essere in un girone infernale …
Con la sua opera prima come regista, “C’è ancora domani”, Paola Cortellesi racconta le espugnazioni silenziose della casalinga italiana nel dopo guerra verso l’emancipazione dai legami patriarcali, fino alla possibilità di contare nel sociale e ottiene 5 nastri.
Riccardo Milani ha ricevuto il Nastro d’Argento per la migliore commedia “Un mondo a parte”, con un riconoscimento anche alla produzione del film (Wildside, società del gruppo Fremantle in associazione con Medusa Film). Nel suo film Milani affronta l’importanza della scuola per ogni bambino, quale strumento di crescita e sviluppo per la società intera.
Nel giorno dei festeggiamenti del cinema italiano, fuori dal museo, è andata in scena anche un’altra importante manifestazione: quella delle maestranze, organizzata da chi esercita dietro le quinte dei film, alla quale hanno aderito registi e attori premiati. Sul palco Laura Delli Colli, la presidente del sindacato dei giornalisti cinematografici, che ha condotto la serata con infaticabile passione, invitando i rappresentanti dei lavoratori a leggere il comunicato: questi hanno sottolineato che a rendere possibile il cinema non sono solo i registi e gli attori noti, ma tutte quelle persone che, malgrado la loro imprescindibilità, ultimamente non riescono più a lavorare. “Dietro di noi ci sono tantissimi lavoratori, lavoratrici, maestranze, attori e attrici meno conosciuti – hanno spiegato – che sono fermi a causa del credito d’imposta e di tutte le problematiche note. Stiamo cercando di far capire che siamo dei professionisti”.
Mentre nel mondo tira un’aria di restaurazione, il cinema comunica ancora quei valori basati sui diritti che riescono a fare della cultura un’arma efficiente di progresso.
Ecco i principali vincitori dell’edizione 2024:
- Miglior Commedia: Un mondo a parte di Riccardo Milani
- Miglior Film: Io capitano di Matteo Garrone
- Miglior Regia: Matteo Garrone per Io Capitano
- Miglior Esordio alla regia: Michele Riondino per Palazzina Laf
- Miglior Soggetto: Another end e Il punto di rugiada
- Miglior Sceneggiatura: Palazzina Laf di Michele Riondino e Maurizio Braucci
- Miglior Attrice Protagonista: Micaela Ramazzotti per Felicità
- Miglior Attore Protagonista: Michele Riondino per Palazzina Laf
- Miglior Attrice Non Protagonista: Isabella Rossellini perLa Chimera
- Miglior Attore Non Protagonista: Elio Germano per Palazzina Laf
- Miglior Attrice di Commedia: Virginia Raffaele per Un mondo a parte e Pilar Fogliati per Romeo è Giulietta
- Miglior Attore Commedia: Maurizio Lombardi per Romeo è Giulietta
- Miglior Casting Director: Francesca Vedovati per Enea e Io Capitano
- Miglior Scenografia: Laura Pozzaglio per Finalmente l’alba
- Miglior Montaggio: Marco Spoletini per Io Capitano
- Migliori Costumi: Antonella Cannarozzi per Finalmente l’alba
- Miglior Fotografia: Paolo Carnera per Adagioe Io Capitano
- Miglior Sonoro: Maricetta Lombardo per Io Capitano
- Miglior Canzone Originale: “La mia terra” di Diodato per Palazzina Laf
- Miglior Colonna Sonora: Margherita Vicario & Dade per Gloria!
- Nastro d’Argento dell’anno: C’è ancora domani di Paola Cortellesi