Oltre un centinaio di persone hanno manifestato oggi pomeriggio a Roma davanti all’ambasciata degli Stati Uniti d’America a sostegno del popolo del Venezuela che ha democraticamente rieletto il presidente Maduro.

Il presidio è stato indetto per contestare le manovre eversive degli Stati Uniti tese a delegittimare il governo socialista, per riportare al potere personaggi screditati di un’oligarchia parassitaria, sempre pronta e disponibile a mettersi al loro servizio anche a costo di scatenare la violenza nelle piazze.

Tra le forze politiche presenti Potere al popolo, il rifondato Partito Comunista Italiano, la Rete dei Comunisti, il Partito della Rifondazione Comunista.

Folta la partecipazione delle ragazze e dei ragazzi di Osa e degli universitari di Cambiare Rotta, che hanno portato la registrazione dell’intero repertorio dei canti della rivoluzione bolivariana, iniziata da Chavez con il Socialismo del XXI secolo e hanno intonato più volte lo slogan “Chavez presente, Maduro Presidente”.

Per loro il Venezuela è un esempio di rivoluzione democratica che sfida l’egemonia del mondo unipolare, con un governo che da decenni ha utilizzato le risorse del Paese per dare risposte concrete ai bisogni primaria delle classi lavoratrici e popolari.

Una rivoluzione democratica che per questo motivo é odiata dagli Stati Uniti d’America, abituati al saccheggio delle risorse dell’intero pianeta con ogni mezzo necessario, dall’oligarchia venezuelana “vende patria” e dai sostenitori degli Usa in Italia, sia di destra e sia di un centrosinistra apertamente e acriticamente atlantista.