Ieri un tribunale bielorusso ha condannato la pacifista Olga Karach, direttrice di Our House, a 12 anni di carcere e 170.000 euro di multa. L’accusa è di essere una “cospiratrice estremista, pronta a organizzare un colpo di Stato” e con lei sono stati condannati/e anche altri/e attivisti/e bielorusse.

Olga è stata candidata al Premio Nobel per la Pace 2024 e da anni difende i diritti umani in Bielorussia, compreso il diritto di obiezione di coscienza al servizio militare. Per questo viene considerata una “terrorista” nel suo Paese d’origine. Infatti è stata costretta a trovare rifugio in Lituania, dove purtroppo però le viene negato il diritto d’asilo.

Dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022, ci siamo attivate per sostenere obiettori di coscienza e pacifisti/e perseguitati nei paesi coinvolti dal conflitto. Insieme ad Our House abbiamo sostenuto le persone bielorusse rifugiate in Lituania, garantendo alloggio, cibo, vestiti e fornendo assistenza legale a obiettori e attivisti/e, tra cui la stessa Olga.

Siamo profondamente preoccupate per questa sentenza, che rappresenta l’ennesimo attacco ai difensori/e dei diritti umani e alle voci pacifiste. Continueremo però ad essere al fianco di chi difende le ragioni della pace anche a rischio della propria vita.

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