Giovedì 18 luglio torneremo sotto il CPR di Gradisca per portare tutta la nostra solidarietà con i reclusi dentro quelle mura che conosciamo bene. Lo faremo al fianco delle Carovane Migranti che attraversano i confini militarizzati dell’UE per rompere la narrazione securitaria della Fortezza Europa.
Sappiamo qual è la realtà della galera etnica di Gradisca e di tutte le strutture simili in Europa, aggressivamente chiusa a difendere il proprio privilegio coloniale e imporre la propria oppressione su terre e popoli. Segregazione, tortura, violenze sono l’olio negli ingranaggi della macchina della detenzione amministrativa e delle espulsioni delle persone prive del documento giusto.
Dai sempreverdi decreti sicurezza fino alle nuove forme di trattenimento amministrativo, passando per i CPR e l’esternalizzazione delle frontiere (di cui ultimo capitolo sono le strutture in Albania) non possiamo assistere inermi a questa guerra verso le persone migranti e razzializzate.
Conosciamo anche la forza delle rivolte, delle evasioni e delle alleanze solidali: ecco perché una volta di più saremo fuori da quelle mura. Perché tutti i CPR possano chiudere, con ogni mezzo necessario!
Linea D’Ombra