Alla vigilia del terzo anniversario dell’arresto del difensore dei diritti umani e premio Nobel per la pace 2022 Ales Bialiatski, Amnesty International si è nuovamente appellata alle autorità della Bielorussia affinché, anche alla luce del peggioramento delle sue condizioni di salute, dispongano la sua immediata e incondizionata scarcerazione.
Bialiatski, presidente del Centro per i diritti umani “Viasna”, è stato arrestato il 14 luglio 2021 insieme al suo vice Valiantsin Stefanovich e al legale dell’organizzazione, Uladzimir Labkovich.
Sin dagli anni Ottanta “Viasna” ha svolto un ruolo fondamentale nella denuncia delle violazioni dei diritti umani in Bielorussia, non ultima la repressione attuata nei confronti delle proteste pacifiche di massa contro le contestate elezioni presidenziali del 2020.
Le accuse di “contrabbando” e di “finanziamento di azioni che violano l’ordine pubblico”, che sono costate a Bialiatski una condanna a dieci anni di carcere, sono del tutto pretestuose.
All’inizio di maggio del 2023 Bialiatski è stato trasferito nella colonia penale n. 9 di Horki.
La direzione ha rifiutato la consegna di pacchi contenenti le medicine di cui ha bisogno, facendo precipitare le sue condizioni di salute.