“Anything to Say?”, la celebre installazione in bronzo di Davide Dormino, che raffigura Julian Assange con Edward Snowden e Chelsea Manning, rimarrà a Roma in piazza Orazio Giustiniani, davanti all’ex Mattatoio, fino a questo venerdì, 7 giugno. In quella data, alle ore 20.30, è prevista una cerimonia di chiusura della tappa romana del tour con musica e performance.
Perché andare a vedere di persona “Anything to Say?” Perché non accontentarsi di una fotografia? Anzitutto, perché bisogna scorrere la mano lungo la superficie dell’opera – che sembra fatta da schegge – per provare, attraverso il tatto, la forza del coraggio dimostrato da Assange, Snowden e Manning. “Bisogna anche girare lentamente intorno all’opera,” dice lo scultore Dormino, “per vederla cambiare progressivamente di prospettiva”. Ciò non è possibile con una fotografia. Infine, si tratta di un’opera d’arte “partecipativa”: infatti, ogni spettatore è invitato a salire sulla quarta sedia vuota e a proclamare la verità in faccia al Potere, come hanno fatto quei tre eroi moderni.
Per consentire a tutti gli spettatori di conoscere in maniera succinta le biografie di Assange, Snowden e Manning, gli instancabili attivisti di Free Assange Italia hanno allestito uno stand in piazza Giustiniani dove distribuiscono gratuitamente un depliant informativo. Inoltre, lasciano sfogliare copie della nuovissima versione del graphic novel di Gianluca Costantini e Giulio Morgante “Julian Assange – WikiLeaks e la sfida per la libertà di informazione,” edito dalla cooperativa Altreconomia con il patrocinio di Amnesty International – Italia.
Dopo la tappa romana, toccherà a Bologna ospitare l’opera “Anything to Say?” in piazza del Nettuno il 13 e il 14 giugno prossimi, con interventi e performance libere sulla sedia vuota, dalle ore 11 fino alle ore 21, nonché una mostra riguardante Assange fatta da studentesse e studenti dell’Accademia.
Il programma definitivo è in via di definizione da parte di Fulvia Panza e Angela Mastrolonardo di Free Assange Bologna, con il contributo degli attivisti di Ferrara per Assange e di altri gruppi, ma già si sa che il 13, verso le ore 17, la danzatrice-coreografa Caterina Tavolini ballerà davanti al monumento e a un gigante ritratto di Assange su tela steso a terra, realizzato dall’artista Chiara Bettella. La base musicale sarà la “Canzone per Julian” del cantautore Germano Bonaveri, presente in piazza. Invece, il giorno 14 alle ore 15, l’ex saxofonista degli Stadio Andrea Poltronieri offrirà una performance sulla “quarta sedia” con il suo sassofono. Infine, Alessandro Bergonzoni regalerà al pubblico una delle sue comicissime improvvisazioni in uno dei due giorni del tour, in data ancora da stabilirsi.
La “statua itinerante” si sposterà poi a Milano, dove il 15 e il 16 giugno sarà esposta presso il Wired Next Fest al Castello Sforzesco. Stella Assange, moglie di Julian, parlerà al festival il 16 giugno alle 10.30 (per assistere nella sala, è necessaria la registrazione sul sito https://eventi.wired.it).