L’ospedale Al Nao, supportato da Medici Senza Frontiere (MSF), è stato colpito oggi da pesanti bombardamenti avvenuti nella città di Omdurman. Il bilancio è di tre morti, tra cui un volontario dell’ospedale. A seguito dell’attacco almeno 27 feriti sono arrivati nel pronto soccorso per ricevere le cure necessarie.
Non è la prima volta che l’ospedale di Al Nao è il bersaglio della violenza indiscriminata. Lo scorso ottobre una granata aveva colpito il pronto soccorso, uccidendo 2 persone e ferendone altre 5.
L’ospedale di Al Nao è il più grande ospedale pubblico funzionante rimasto a Omdurman, attrezzato per gestire un alto afflusso di feriti di guerra. Ogni giorno riceve un numero elevato di casi urgenti e feriti di guerra.
L’équipe medica dell’ospedale di Al Nao ha risposto a due afflussi di massa di pazienti in una sola settimana, tra il 31 maggio e il 6 giugno. L’ultimo è stato travolgente, con 65 feriti arrivati nello stesso momento, 10 dei quali sono morti.
Gli attacchi alle strutture sanitarie non dovrebbero mai accadere, ma in Sudan si verificano troppo spesso. MSF chiede ancora una volta a tutte le parti in conflitto affinché proteggano i civili e assicurino la protezione delle strutture sanitarie, come prevede il diritto internazionale umanitario.