Il prof. Massimo Zucchetti, docente ordinario del Politecnico ed iscritto a Rifondazione Comunista, ha solidarizzato nei giorni scorsi con gli studenti e le studentesse che si mobilitano a sostegno del popolo palestinese incatenandosi all’ingresso del Politecnico: si è trattato, come lui stesso ha affermato, di un’azione di solidarietà nonviolenta, contro un massacro che dura da mesi.
Da quel momento ogni sua frase viene volutamente fraintesa ed interpretata in senso negativo, attaccando così la figura di un intellettuale che si è da sempre impegnato nella difesa dei deboli e degli sfruttati.
Respingiamo questo attacco, così come respingiamo i messaggi di stile minatorio di cui è oggetto in questi giorni.
Come il prof. Zucchetti ha dichiarato oggi a La Repubblica si tratta di “un’operazione di sciacallaggio a orologeria” per chiudergli la bocca perché ha “dato fastidio” sulla questione della Palestina.
Quanto alla dichiarazione sull’Ucraina era tesa a evidenziare il rischio che gli stessi giocatori ucraini, una volta rientrati, possano essere inviati a combattere una guerra inutile, che è già costata migliaia di morti.
Solidarietà, quindi, a Massimo Zucchetti! No a possibili provvedimenti disciplinari. No ai bavagli, SI alla libera espressione contro la guerra!