Una panoramica sui risultati delle elezioni europee del giugno 2024

Tra i partiti conservatori classici, solo i cristiano-democratici (organizzati nel gruppo parlamentare del PPE) hanno aumentato il loro numero di eurodeputati, anche se di poco (+3,5%). Le perdite maggiori le hanno subite i Verdi (-27%!) e i Liberali (-25%, organizzati nel gruppo “Rinnovare l’Europa”). I socialdemocratici (gruppo S&D) e i partiti di sinistra (entrambi -5%) hanno subito lievi perdite.

Dal lato opposto, nel campo dell’estrema destra, come previsto, ci sono stati più aumenti che diminuzioni. C’è stato un moderato aumento del +3,6% del gruppo parlamentare ECR (Conservatori e Riformisti Europei, il gruppo di estrema destra più forte del Parlamento europeo, e forse il meno radicale), un nome che nasconde dietro di sé partiti per nulla innocui come Fratelli d’Italia della premier Giorgia Meloni, o il poco gradevole VOX dei nostri vicini spagnoli, o i sedicenti Democratici svedesi, l‘N-VA del Belgio, il PIS della Polonia o lo SPOLU della Repubblica Ceca, nonché l’AUR della Romania;

L’aumento più consistente, circa +15%, è stato registrato nel gruppo ID (Identità e Democrazia, con tendenza più radicale), una sigla che comprende perle come il Rassemblement National di Marine Le Pen in Francia, la Lega del famigerato Matteo Salvini in Italia, il PVV nei Paesi Bassi, l’FPÖ in Austria, ecc…, a cui si è ora aggiunto il “nostro” Chega (“Basta”) in Portogallo…;

Il terzo gruppo, quello dei Non Inclusi (NI, composto da partiti che non si sono ancora allineati o non hanno formato un proprio gruppo parlamentare), è probabilmente anch’esso in moderata crescita, ma si tratta di un aumento ancora difficile da valutare e quantificare perché non tutti i partiti che ne fanno parte sono partiti di estrema destra e tra qualche settimana potrebbero anche confluire in uno degli altri due grandi blocchi sopra citati. Tra le “stelle” dell’estrema destra che ancora stazionano in questo gruppo parlamentare virtuale spiccano il partito tedesco AfD (uno dei più radicali, criticato anche da altri partiti di estrema destra per le sue simpatie naziste!), il partito Fidesz, che ha quasi il monopolio del potere politico ed economico in Ungheria, e i partiti slovacchi Smer e Republika.

(Fonte: https://results.elections.europa.eu/pt/resultados-eleitorais/2024-2029/

Alcune considerazioni

  • Le coalizioni più probabili a livello europeo potrebbero essere: o tra PPE + S&D + Liberali, o tra PPE + S&D + Verdi.
  • I partiti conservatori e liberali, insieme a quelli di estrema destra, hanno quasi il doppio dei deputati di tutti gli altri partiti alla loro sinistra!
  • Ursula von der Leyen sarà probabilmente la nuova presidente della Commissione Europea, non avendo nemmeno bisogno dei voti dell’estrema destra per essere confermata in Parlamento.
  • È sorprendente che durante la campagna elettorale, in tutta Europa si sia parlato più di immigrazione che delle guerre che sosteniamo e alimentiamo, dal Medio Oriente all’Europa dell’Est (guerre neocoloniali per il controllo di nuovi territori e mercati), e questo con l’argomento perverso che dobbiamo combattere queste guerre per costruire la pace! Pochi partiti europei sono apertamente e onestamente a favore di un cessate il fuoco e di negoziati in Ucraina o a Gaza. Questo rappresenta un fallimento totale dei partiti e dei movimenti di sinistra: perché hanno smesso di lottare per il pacifismo, i diritti umani, l’uguaglianza e la coesistenza pacifica tra tutti i popoli?
  • A causa di queste guerre neocoloniali che l’UE sta alimentando (sia guerre fredde che guerre “calde”, quasi sempre al seguito degli USA e della NATO!), l’Europa è entrata in una fase di rimilitarizzazione generale. Le classi dirigenti cercano di usare questa rimilitarizzazione come una nuova “forza coesiva” per tenere insieme le “pecore”. Ma con l’escalation militare aumentano anche i razzismi interni e i nazionalismi esterni, che a loro volta alimentano le forze centrifughe della (dis)unione europea…
  • La rimilitarizzazione in atto può essere portata avanti solo sacrificando le politiche sociali ed ecologiche, nonché il potere d’acquisto delle persone e la modernizzazione tecnologica della società, sottoponendoci così a nuove austerità. Tutto questo darà ancora più forza all’estrema destra, che non è la causa ma la conseguenza dei molteplici fallimenti del sistema e della sua incapacità di rigenerarsi… La decadenza del continente si accelererà…
  • L’estrema destra è cresciuta soprattutto in Francia e Germania (proprio i Paesi considerati l'”asse” dell’Europa!) e tutti i partiti di estrema destra hanno conquistato circa il 25% dei seggi al Parlamento europeo. In Germania, l’Afd di estrema destra è già il secondo partito (con il 16%). In Francia, l’estrema destra RN è già diventata il partito più votato (31%), motivo per cui il presidente Macron (un neoliberista) ha deciso di sciogliere l’Assemblea nazionale pochi giorni fa e di fissare nuove elezioni legislative per il 30 giugno 2024 (i cui risultati probabilmente gli si ritorceranno contro!). In altri Paesi, come Italia, Ungheria e Austria, l’estrema destra era già la più forte.

Cosa unisce e cosa separa i diversi partiti di estrema destra in Europa

  • Uno dei maggiori pericoli dell’estrema destra è l’influenza che esercita sugli altri partiti, definendo priorità che poi gli altri mettono in pratica, soprattutto nel campo dell’immigrazione e dei rifugiati, dove hanno un consenso più ampio. Con questo, sono già riusciti a cambiare le posizioni di quasi tutti i partiti “del sistema”, anche se spesso non hanno ancora raggiunto il potere (governo). Ed è interessante notare che gli stessi politici che ora invocano limitazioni all’immigrazione e ai rifugiati “irregolari” sono proprio quelli che sono stati e sono responsabili della maggior parte di questi stessi immigrati e rifugiati, soprattutto per aver iniziato e continuato a sostenere guerre illegali ovunque (soprattutto in Medio Oriente) o guerre che avrebbero potuto facilmente evitare (come nel caso dell’Ucraina)!
  • I partiti di estrema destra in Europa sono praticamente tutti d’accordo tra loro sui seguenti temi: nazionalismo politico ed economico, limitazione dei poteri di Bruxelles, limitazione dell’immigrazione e dei rifugiati, negazione del riscaldamento globale, critica degli atteggiamenti di tipo woke e genderista. Tuttavia, ci sono importanti differenze tra loro su altri temi: i partiti del gruppo ECR tendono a dare maggiore sostegno militare all’Ucraina e ad avere posizioni più anti-omosessualità e anti-aborto, a differenza dei partiti del gruppo ID.
  • Un caso molto particolare è quello dell’antisemitismo: la maggior parte dei partiti di estrema destra ha una chiara tradizione antisemita, ma alcuni hanno poi scelto di metterla in secondo piano per ragioni elettorali (è il caso dell’RN in Francia), e la stragrande maggioranza di essi ora sostiene Israele nella guerra a Gaza per enfatizzare ulteriormente le proprie posizioni anti-Islam.
  • Poco prima delle elezioni, RN ha invitato il partito FdI a lasciare il gruppo parlamentare ECR e ad aderire al gruppo ID. In ogni caso, in Europa ci saranno sempre almeno due diversi gruppi parlamentari di estrema destra. Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi è prevista una riorganizzazione di questi gruppi, non da ultimo in vista delle elezioni presidenziali statunitensi di novembre.
  • L’estrema destra europea potrebbe bloccare molti progetti nell’UE e sicuramente farà molta pressione sui cristiano-democratici affinché formino coalizioni. Tuttavia, date le differenze tra i diversi partiti di estrema destra in Europa, essi saranno in grado di agire in blocco solo su alcune questioni. Sono possibili alleanze occasionali tra i partiti cristiano-democratici e almeno i partiti di estrema destra più moderati (del gruppo ECR).

L’estrema destra è lo “spauracchio” usato per mantenerci obbedienti al sistema e allo stesso tempo il ‘piano B’ del capitalismo

  • L’ascesa dell’estrema destra non è una pura coincidenza storica (soprattutto al giorno d’oggi, perché “siamo stati avvisati”, per così dire), ma piuttosto il risultato dell’incapacità del capitalismo di prendere sul serio le persone. Persino alcuni gruppi economici forti (come Musk, ad esempio) hanno consapevolmente scommesso su di essa per salvaguardare meglio i propri interessi.
  • I rappresentanti del neoliberismo e del militarismo tollerano, consapevolmente o inconsapevolmente, l’ascesa dell’estrema destra e poi conducono campagne di facciata contro di essa per spaventare la gente (“guardate, sta arrivando l’uomo nero se non mangiate la mia zuppa!”). Tuttavia, lo scopo principale di minacciarci con lo spauracchio dell’estrema destra è quello di distogliere la nostra attenzione e farci temere un nemico esterno, in modo da garantirci che continueremo a seguirli… . E se un giorno questa manovra non dovesse funzionare, l’estrema destra andrà davvero al potere e servirà a disciplinare le persone con la forza (l’estrema destra come “piano B” del capitalismo)!

Traduzione dal tedesco di Thomas Schmid.
Rilettura di Anna Polo