Martedì sera presso i giardini Alimonda è iniziato l’Alimonda Summer Festival 2024, festival autogestito e orgogliosamente privo di patrocini legato al territorio urbano dei quartieri Aurora e Barriera di Milano di Torino.

L’iniziativa è già al suo secondo anno e continua a mantenere il suo interesse di iniziativa basata su risorse strettamente locali, di quartiere.

La prima serata, organizzata nella collaudata formula del dibattito su temi locali seguito da una performance artistica a chilometri zero, è incentrata sulla tematica “Aurora tra gentrificazione e riqualificazione”

Hanno dibattuto il tema Magda Bolzoni del Politecnico di Torino e Luca Ballarini di Stratosferica moderati dal giornalista di Torino Oggi Marco Berton.

Magda Bolzoni cerca di definire la differenza tra i processi di gentrificazione e quelli di riqualificazione in termini di chi è l’obiettivo dei processi di trasformazione della città; se l’obiettivo è trasformare l’ambito urbano a favore di chi già ci abita si può parlare di riqualificazione se l’ottica è quello di rendere l’ambito urbano migliore per attrarre nuovi residenti ci si avvicina ad un processo di gentrificazione.

Il termine gentrificazione nasce negli anni 60 del secolo scorso per indicare un processo in atto nei quartieri popolari al centro di Londra in cui persone abbienti hanno cominciato a fare investimenti immobiliari in quartieri popolari trasformando il tessuto urbano per attrarre i ceti ricchi ed espellendo gradualmente gli abitanti originali.

Luca Ballarini non ama usare il termine rigenerazione urbana perché implica che ciò che c’era prima è esaurito; la parola rigenerazione si usa per aumentare il valore immobiliare delle zone in cui si applica.

La gentrificazione esisteva anche prima degli anni Sessanta; anche se il processo non aveva un nome sempre qualcuno si è arrogato il diritto di ristrutturare le città ai danni di altri.

La città può cambiare, l’importante è che non cambi solo sulla spinta degli interessi immobiliari.

Torino non ha processi di gentrificazione a livello di Londra e New York, i quartieri continueranno a conservare una popolazione di vari strati sociali questo perché, secondo Magda Bolzoni, la nostra città resta comunque periferica rispetto ai movimenti dei capitali e la proprietà immobiliare è molto diffusa; in ogni caso, questi processi non nascono dal nulla e sono l’effetto di una progettazione a medio e lungo termine anche politica. A volte si fa l’errore di considerare la gentrificazione l’unica alternativa al degrado urbano, ma si può migliorare il tessuto urbano senza offrire il fianco alla gentrificazione.

Chiude la serata Errico Canta Male con le sue canzoni che parlano dei quartieri di Torino e delle loro dinamiche sociali.

Prossimo appuntamento il 25 giugno presso i giardini Impastato con “Voci di quartieri tra memorie e aspirazioni”

Errico Canta Male
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