Solidarietà con la Palestina
Il movimento di solidarietà con il popolo palestinese cresce in tutto il mondo. Dall’Africa, all’Europa, alle Americhe e all’Asia.
In Senegal, centinaia di persone hanno alzato le bandiere palestinesi e chiesto il cessate il fuoco.
In Canada, il sindacato dei lavoratori della sanità ha organizzato iniziative in tutto il paese per condannare la distruzione premeditata del sistema sanitario palestinese a Gaza e l’uccisione di centinaia di operatori della sanità, medici e infermieri.“Fermate il genocidio” hanno scritto i sindacati al premier canadese.
A Tokio, è stato organizzato un sit-in per dire no alla guerra israeliana.
Iniziative fortemente partecipate si sono tenute, nel fine settimana, nelle principali capitali e città europee, da Berlino, a Parigi, a Roma, Milano, Londra ed Amsterdam. A Parigi, la principale rivendicazione è l’esclusione di Israele dalle Olimpiadi di Parigi.
Cisgiordania e Gerusalemme est
Un ragazzo palestinese di 15 anni è stato ferito dai soldati israeliani durante i rastrellamenti a Nablus. Coloni ebrei protetti dall’esercito hanno bloccato la strada principale di El-Bira e hanno lanciato pietre contro le auto palestinesi, distruggendone i vetri.
La popolazione palestinese di tutta la Cisgiordania vive nel terrore e in mezzo all’assedio permanente, militare ed economico.
Mujahid Abbadi, il giovane palestinese usato dall’esercito israeliano come scudo umano legandolo sul cofano di una camionetta militare mentre era in corso un rastrellamento a Jenin, è ricoverato nell’ospedale Ibn Sina della città e le sue condizioni sono stabili. Ha raccontato di essere uscita da casa quando aveva sentito degli spari e subito è stato ferito. “Sono rimasto sanguinante dietro un’auto e sopra la mia testa ronzava un drone e poi i soldati sono arrivati a prendermi. Mi hanno messo i piedi sulla testa e dato calci, poi ridendo e scherzando tra di loro mi hanno presso dalle mani e piedi e mi hanno scaraventato violentemente sul cofano della camionetta. Secondo il rapporto medico, il giovane ha avuto rotture multiple al femore e al braccio e bruciature sulla schiena a causa del calore sprigionato dal motore dove era legato come scudo umano. www.anbamed.it
Furto di terre
Il ministro Smotrich ha replicato alle rivelazioni stampa, sul suo piano segreto per l’annessione della Cisgiordania senza ufficializzarla, sostenendo che non c’è nessun piano segreto. “Non ci sarà nessuno Stato palestinese e la nostra politica è quella di essere liberi nella nostra terra. È alla luce del sole tutto quello che facciamo è nella direzione di colonizzare la terra destinata a noi da Dio”. Il suo partito si chiama infatti “Sionismo religioso”.
Libano
Ancora scambi di artiglieria e bombardamenti sulla linea di demarcazione.
Il segretario di Hezbollah ha lanciato un messaggio in codice all’esercito e politici israeliani pubblicando un video delle postazioni militari e industriali nel nord di Israele, comprese le centrali elettriche.
Con la frase: “sappiate che sappiamo”, Hezbollah avverte gli israeliani che la loro avventura in Libano sarà pagata amaramente.
Dall’altra parte il generale Halevi e il ministero della difesa lanciano tramite la stampa veline sul possibile uso di una nuova arma distruttiva, senza rivelarne la natura.
Israele
Il ministro della guerra Galant è a Washington a tentare di raddrizzare i rapporti dopo lo strappo di Netanyahu e, così, ottenere le forniture di armi pesanti che Israele chiede per sterminare la popolazione palestinese.
Prima della sua partenza ha straparlato “dell’imminente terza fase della guerra a Gaza, subito dopo la realizzazione degli obiettivi che la direzione politica aveva assegnato all’esercito”.
Ha elogiato l’amministrazione Biden per il suo sostegno, militare e politico, ad Israele.
La stampa israeliana rivela che in una riunione ristretta del governo, Netanyahu ha ripetuto le sue accuse all’amministrazione Biden di aver ridotto le forniture di armi ad Israele ma ha attenuato la forma dello scontro frontale usato qualche giorno fa nel suo video sui social.
Nel frattempo, nel paese non cessano le proteste che chiedono le dimissioni del governo e elezioni anticipate.
Yemen
Un’altra nave diretta ad Israele sta affondando. Gli Houthi hanno rivendicato l’attacco e l’ente per il trasporto marittimo britannico ha informato che una nave container sta imbarcando acqua dopo essere stata colpita da droni navali ed è stata abbandonata da equipaggio e comandante.
Un’altra nave sarebbe stata colpita a 65 miglia dalle coste yemenite, ma senza subire seri danni e sta proseguendo il viaggio.
Non vengono forniti né i nomi né la proprietà delle navi.
Il Centcom USA ha comunicato che nei loro attacchi sullo Yemen hanno distrutto 6 rampe lanciamissili.
La guerra di Washington e Londra contro lo Yemen degli Houthi ha dimostrato il suo fallimento nel contenere l’azione di ostacolo al traffico navale verso Israele. Le milizie con armamenti del costo contenuto hanno annullato il ruolo di uno schieramento di portaerei e cacciabombardieri.
L’amministrazione Biden ha speso miliardi di dollari e ucciso centinaia di yemeniti, ma non ha ottenuto i risultati prefissati.
Sarebbe stato molto più semplice lavorare per un cessate il fuoco a Gaza, per riportare il tutto alla calma, ma i militaristi che credono di dominare il mondo con la loro potente macchina di guerra non si arrendono all’evidenza.