L’8 giugno decine di migliaia di persone si uniranno a una mobilitazione nazionale per circondare la Casa Bianca e chiedere al Presidente degli Stati Uniti Joe Biden di mantenere le promesse fatte e sospendere tutti gli aiuti a Israele. Gli organizzatori sostengono che, nonostante Biden abbia dichiarato che l’invasione di Rafah era una linea rossa per gli aiuti a Israele, dopo settimane dall’invasione e dall’espansione degli attacchi di Israele a Gaza, la linea rossa di Biden non si vede da nessuna parte.

Quando: sabato 8 giugno 2024, ore 14:00

Dove: Casa Bianca, Washington D.C., USA

Organizzazioni come Palestinian Youth Movement, National Students for Justice in Palestine, U.S. Palestinian Community Network, the People’s Forum, Al-Awda: The Palestine Right to Return Coalition, Palestinian Feminist Collective, ANSWER Coalition, U.S. Campaign for Palestinian Rights, Arab Resource and Organizing Center, International Jewish Anti Zionist Network, Writers Against the War on Gaza, Healthcare Workers for Palestine, Palestine Popular University, Palestinian American Women’s Association, National Alliance Against Racist & Political Repression e centinaia di altre hanno invitato a marciare verso la Casa Bianca, vestiti di rosso, per annunciare che se Biden si rifiuterà, la linea rossa sarà il popolo. Pretendono inoltre un cessate il fuoco immediato, la fine immediata dell’assedio su Gaza, la libertà per tutti i prigionieri palestinesi e la fine dell’occupazione della Palestina.

L’8 giugno saranno passati otto mesi dall’inizio del genocidio statunitense-israeliano del popolo palestinese, un genocidio che è costato la vita a oltre 36.000 palestinesi, tra cui più di 15.000 bambini. Il mondo ha assistito con orrore al bombardamento da parte di Israele di un campo di sfollati a Rafah, causando 45 morti e centinaia di feriti. Come hanno detto per mesi i capi di Stato, le agenzie umanitarie e le Nazioni Unite, l’attacco a Rafah è una violazione del diritto internazionale e un massacro preannunciato. In mezzo a queste atrocità, Biden ha autorizzato altri miliardi di spedizioni di armi da usare per uccidere e massacrare i palestinesi.

Layan Fuleihan di People’s Forum ha dichiarato: «Biden ha le mani sporche di sangue! Sono stati otto mesi di genocidio condotti con armi pagate con le nostre tasse. Il genocidio è una linea rossa! Oltre 15.000 bambini uccisi da Israele è una linea rossa! Marceremo a Washington per ricordargli che il popolo di questo Paese si rifiuta di essere complice di questi crimini di guerra!»

«Quante altre case dovranno essere distrutte, quanti bambini dovranno essere uccisi, prima che questo governo prenda provvedimenti definitivi per fermare i crimini di guerra di Israele? Siamo stanchi di sentire che Biden e il Segretario di Stato Antony Blinken sono “preoccupati per il numero di vittime civili”. Se fossero davvero preoccupati per quello che sta facendo Israele sospenderebbero tutti gli aiuti e direbbero a Israele di accettare uno dei tanti accordi di cessate il fuoco che sono sul tavolo. Questo genocidio deve finire e Biden ha il potere di farlo», ha dichiarato Celine Qussiny del Palestinian Youth Movement.

«L’8 giugno, decine di migliaia di persone mostreranno a Biden che il popolo è la sua linea rossa; ci rifiutiamo di permettergli di continuare il genocidio contro la popolazione di Gaza! Invece di una linea rossa, Biden ha dato il via libera all’invasione di Rafah da parte di Netanyahu, accettando di inviare altre bombe e missili statunitensi. Mentre il governo che parla a nostro nome arma il regime genocida israeliano fino ai denti, il popolo vuole la libertà per la Palestina», ha dichiarato Brian Becker, direttore nazionale di ANSWER Coalition.

Traduzione dall’inglese di Michele D’Adamo
Revisione di Anna Polo