Con un esito inaspettato, le 22 persone imputate di “disordini di massa” nel processo noto come “il caso Kempid Abad” sono state assolte per non aver commesso il fatto. La pubblica accusa aveva chiesto condanne a oltre 20 anni di carcere.

Gli imputati erano stati arrestati nell’ottobre 2022 per aver protestato pacificamente contro un nuovo accordo per la delimitazione delle frontiere tra il Kirghizistan e l’Uzbekistan, che avrebbe finito – come in effetti è successo – per permettere a quest’ultimo Stato di controllare il bacino d’acqua dolce di Kempir Abad, particolarmente importante in una zona dove le fonti idriche scarseggiano.

La protesta era stata guidata da Rita Karatasova, una difensora dei diritti umani che ha dedicato la sua vita a fornire consulenza legale indipendente alle vittime di un sistema giudiziario corrotto e inaffidabile.