In sostegno alla manifestazione “THE TIME IS NOW” del 1° luglio 2024 a Tel Aviv

Il 1° luglio a Tel Aviv si realizzerà una grande mobilitazione per dire no alla guerra, per la fine del conflitto e per un nuovo accordo di pace.

“Una risoluzione politica del conflitto che garantisca i diritti di entrambi i popoli all’autodeterminazione, alla sicurezza, alla dignità e alla libertà” si legge nell’appello sottoscritto da oltre 50 associazioni israeliane ed associazioni miste, composte da ebrei, arabi, israeliani, palestinesi, unite da un obiettivo comune: pace, sicurezza e rispetto reciproco.

Nonostante le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, le richieste della Corte Internazionale di Giustizia, le pressioni e negoziati di governi, di Stati e di autorità religiose ancora non si è arrivati al CESSATE IL FUOCO. La conta dei morti continua ogni giorno, da otto mesi. I 2,3 milioni di palestinesi che vivono nella Striscia di Gaza sono vittime di un assedio e di bombardamenti continui, in fuga da una città all’altra e da un campo profughi all’altro, privati pure dell’assistenza umanitaria. Una violenza e una vendetta cieca che non salva neppure gli ostaggi del 7 ottobre e che oramai si è estesa in ogni parte e confine di Israele e della Cisgiordania. In ogni famiglia di entrambe le comunità non resta che uno scenario di sole macerie, lutti, lacerazioni e muore la speranza di una soluzione politica del conflitto.

Come abbiamo invocato da tempo, occorre riprendere in mano la pace, ricostruire un grande fronte internazionale di società civile al fianco di israeliani e palestinesi uniti contro la guerra e per la pace giusta, capace di rompere le barriere e gli ostacoli che impediscono di lavorare insieme. Uniti dal reciproco rispetto, dal riconoscimento del diritto dell’altro di esistere in pace e in sicurezza, con uguali diritti.

Insieme per obiettivi condivisi: il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri, il riconoscimento dello Stato di Palestina nei confini del 1967, la fine dell’occupazione, l’applicazione delle risoluzione delle Nazioni Unite, del diritto internazionale ed umanitario.

Per questo esprimiamo la nostra adesione e sostegno all’appello che convoca la mobilitazione del 1° luglio a Tel Aviv, con la speranza che questa iniziativa apra la strada alla ricomposizione del movimento per la pace in Palestina e in Israele per costruire l’alternativa a una politica xenofoba, razzista, fanatica, capace solo di seminare odio e di negare diritti e libertà.

E’ giunto il momento che le ragioni si incontrino. Noi siamo pronti a fare la nostra parte.

Leggi qui l’appello “It’s Time: To Make a Deal. To Stop the War. To Make Peace”