Lettera aperta di Massimiliano Frassi, presidente di Prometeo, ai candidati alle elezioni.
Lettera aperta ai politici sulla pedofilia. Mi rivolgo pubblicamente a tutti Voi che a breve richiamerete intorno alle urne Noi elettori, per capire in che modo pensate di porre un freno al costante dilagare di quel fenomeno, neanche tanto sommerso, che prende lo scomodo nome di Pedofilia. Credo presuntuosamente di avere abbastanza consapevolezza della gravità del problema, da potermi permettere una lettera aperta come questa.
Da circa dieci anni a questa parte ho deciso di mettere la mia vita a disposizione del prossimo, un prossimo la cui età si abbassa sempre di più (oggi da uno a quattro anni), grazie alle “nuove” voglie di esseri troppo disumani per chiamarli uomini. Predatori di bambini che riescono, in qualsiasi parte del mondo si trovino ad agire, a godere di assurde complicità e di vergognosi alibi. Li ho visti con i miei occhi cacciare i bambini in strada a Bucarest, prima che quest’ultimi trovassero rifugio sotto ad un tombino.
Ho visto i loro trofei in internet, nelle perizie gratuite fatte per molte serie Procure italiane, contenenti lunghi elenchi di bambini catturati e catalogati in immagini, impossibili da descrivere in questo contesto. Li ho incontrati troppe volte faccia a faccia in tristi aule di Tribunale, ripuliti e laccati come il giorno della Prima Comunione, col sorriso beffardo e la strafottenza di chi è sinceramente convinto, di poterla fare franca a vita. Eppure, di tutto questo, quello che più mi ha indignato, che più mi ha lasciato disarmato, è stata la difesa che una certa parte della società “civile” ha creato a loro favore.
Tutti pronti ad indignarsi se l’insospettabile di turno riceve il doveroso avviso di garanzia, ma zitti ed omertosamente distratti se, come è accaduto di recente in una città del Nord Italia, il pedofilo condannato a 10 anni gode della libera uscita mentre una delle sue vittime di 5 anni, tenta il suicidio, “solo” per la paura di doverlo rivedere.
In quel caso nessuna polemica. Nessuna obiezione. Nessun boicottaggio. Né tantomeno un grido, che non fosse di dolore, da parte ancora una volta delle vittima stessa. Tutti abili ed esperti a creare sapienti giustificazioni, facendoci precipitare all’età della pietra quando si arriva addirittura a sostenere che i “bambini si inventano di essere stati abusati”, ma poi tutti zitti quando si deve far fronte al dolore di chi, dall’alto dei suoi 3 anni, ti chiede di assicurargli il diritto alla gioia, al gioco, alla fede, alla vita. Senza che nessuno, nemmeno per un momento, possa illudersi di sporcargli, impunemente, l’anima. Senza che nessuno, nemmeno per un istante, abbia il potere di sostenere che quel bimbo è “pazzo malato, come chi gli sta accanto”.
Mi auguro di tutto cuore che col ruolo istituzionale che andrete a ricoprire, (a prescindere dal colore politico che vi rappresenterà !!! ) in qualità di rappresentanti (a vario livello) del popolo italiano, vogliate stringervi sinceramente intorno ai figli feriti di quel popolo e vi impegnate concretamente a spazzare via, una volta per tutte, questa assurda follia. Ribadendo, anche in conclusione, la presunzione di cui sopra, vorrei sapere in che modo inserirete nei vostri programmi elettorali la lotta alla pedofilia. Soprattutto vorrei sapere cosa verrà fatto per tutelare le possibili vittime o recuperare chi vittima lo è già. Credetemi basta poco.
Sappiamo tutti cosa dobbiamo fare. Sappiamo anche che malgrado il prezzo da pagare sia alto, tutti siamo tenuti ad affrontarlo. Sappiamo anche che non possiamo fermarci ora. Ma soprattutto, per trovare la forza, ci basti ricordare di quel giorno, in cui bambini lo siamo stati anche noi … Mi auguro di poter leggere qui le vostre risposte. Sarà per lo meno la dimostrazione che non c’è l’intento di far calare il sipario sui cuori e le coscienze in ascolto. A nome di molti (troppi) bambini,
Massimiliano Frassi Presidente Associazione Prometeo onlus “Lotta alla Pedofilia” www.associazioneprometeo.org
“Il silenzio che tace il Male per non fare scandalo può confondersi con la complicità” – Terrie Light, S.N.A.P. San Francisco.