Un collettivo di oltre 6.000 giovani invita a mobilitarsi all’interno del Fronte popolare per lottare contro l’astensione e sconfiggere l’estrema destra alle urne il 30 giugno e il 7 luglio_
Il presidente della Repubblica, Macron, ha annunciato domenica 9 giugno lo scioglimento dell’Assemblea nazionale, che porterà allo svolgimento delle elezioni legislative in meno di tre settimane. Siamo preoccupati per la possibilità che un’alleanza mortale si ritrovi al potere. L’astensione è la più alta tra la nostra generazione; il 60% dei giovani tra i 18 e i 24 anni e il 66% dei giovani tra i 25 e i 34 anni non hanno votato alle elezioni europee. A Seine-Saint-Denis (la più vasta banlieue parigina) l’astensione ha raggiunto addirittura il 68%. Di fronte a questa constatazione allarmante, mobilitare i giovani è fondamentale. Sappiamo che non portano la colpa di questa situazione. Il razzismo è un continuum. Si tratta soprattutto di una sconfitta dei politici eletti, di tutti gli schieramenti. Non ci facciamo ingannare dalle strategie politiche e quindi riconosciamo i limiti e le imperfezioni della sinistra. Soprattutto, sottolineiamo il lavoro a lungo termine e di lunga data degli attivisti di quartiere sul campo. È nella speranza di un futuro che porti uguaglianza che il nostro collettivo, composto da giovani impegnati, provenienti principalmente dai quartieri popolari, chiede una mobilitazione senza precedenti il 30 giugno e il 7 giugno alle urne.
Poste in gioco che ci riguardano
Questo voto consentirà di eleggere deputati che saranno chiamati a legiferare su questioni che ci toccano quotidianamente, in particolare in termini di diritti sociali e lotta contro la violenza e la discriminazione poliziesca. Concretamente, questo voto riguarda voi, noi giovani francesi, per tanti motivi. Questo voto riguarda i diritti delle minoranze razzializzate, mentre l’estrema destra si è astenuta per un piano di lotta alla discriminazione e si è opposta alla condanna di ogni forma di razzismo. Questo voto riguarda i diritti delle donne, mentre l’estrema destra ha votato contro l’inclusione dell’aborto nella Costituzione e si è astenuta nel voto a favore di un piano per combattere le molestie sessuali, o per la parità di retribuzione. Questo voto riguarda la precarietà, mentre l’estrema destra ha votato contro l’aumento del salario minimo e contro il blocco dei prezzi dei beni di prima necessità. Questo voto riguarda il futuro del nostro pianeta, mentre l’estrema destra ha votato contro l’istituzione di una tassa sul carbonio alle frontiere dell’UE, contro la tassazione dei superprofitti dei giganti del petrolio, del gas e del carbone al Parlamento europeo e contro gli aiuti di 10 miliardi euro all’anno per gli agricoltori. Infine, per preservare tutti i nostri diritti e lottare contro il razzismo, votiamo per il Fronte Popolare.
Votiamo contro una pericolosa estrema destra
Affrontare il doppio gioco dell’estrema destra col voto
L’estrema destra non è un partito del popolo, non è amico dei giovani, e ancor meno degli emarginati, dei più precari. E’ l’esatto contrario, è nemica dei più svantaggiati, delle donne, degli ebrei, dei musulmani, delle minoranze razzializzate e delle vittime di sessismo. L’estrema destra alimenta le insicurezze della Francia dei margini, proletaria e rurale – che, giustamente, si preoccupa di far quadrare i conti – erigendo la figura dell’immigrato a ladro di lavoro, del giovane a violento delle periferie, della donna musulmana a sottomessa, contro loro c’è lo stivale del fascismo. La destra alimenta le paure demonizzando le persone razzializzate, rendendole responsabili di tutti i mali economici e sociali del Paese. Anche voi, noi, giovani, giovani delle periferie, giovani delle campagne, giovani dei territori d’oltremare, donne, ebree/i, musulmane/i, discendenti di immigrati, facciamo parte di questa Francia dei margini, che deve lottare, attraverso il voto, per difendere i diritti e le libertà faticosamente conquistate negli ultimi decenni.
Questo è un appello a tutti i giovani francesi, in particolare a quelli dei quartieri popolari, dei territori d’oltremare, delle regioni rurali e dei quartieri svantaggiati: è essenziale unirsi contro i partiti di estrema destra che nuocciono al nostro futuro. Ne va del nostro futuro e di quello della Francia. Se i quartieri popolari, in cui i tassi di astensione sono più alti che mai, non si esprimeranno alle urne, ciò andrà a vantaggio dell’estrema destra. Se i giovani non si esprimeranno in massa, l’estrema destra ne trarrà beneficio. L’estrema destra è una minaccia per tutti noi e dobbiamo combatterla insieme. Noi, giovani colpiti nella nostra aspirazione alla pace e alla giustizia, in particolare dalla disastrosa situazione a Gaza, in Congo e in Sudan, crediamo e speriamo che il Fronte Popolare sia la forza politica maggiormente in grado di difendere il diritto internazionale e i diritti umani. Sappiamo che ai parlamentari verrà chiesto di esprimersi su questioni internazionali. Ogni voce conta, ed è per questo che invitiamo tutti i giovani a mobilitarsi. Siete legittimati, come cittadini francesi, a votare e a portare la scheda elettorale come una spada di libertà e uguaglianza.