Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università ha partecipato alla terza edizione romana dell’ EireneFest – il Festival del libro per la pace e la nonviolenza – tenutosi dal 31 al 2 giugno. Tre giorni di laboratori per grandi e piccoli, giochi, approfondimenti, storie, tavole rotonde, proiezioni di film e presentazioni di libri. Erano presenti anche due formatrici molto preziose che collaborano con l’Osservatorio e che promuovono l’educazione alla nonviolenza, Federica Fratini e Annabella Coiro. (qui qui e qui i loro contributi di quest’anno).
Michele Lucivero, Antonio Mazzeo e Ludovico Chianese hanno illustrato le tappe della giovane storia dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università e il quadro preoccupante che ci costringerà nei prossimi anni a continuare l’attività di denuncia e contronarrazione.
Lucivero ha mostrato delle foto che ritraggono bambini e bambine molto piccol* a contatto con Esercito e FdO, negli spazi e nelle ore in cui quei/lle bambini/e erano affidati/e alla tutela dell’istituzione scolastica pubblica. Sono foto arrivate a noi attraverso email e chat personali. Sin dal principio del nostro impegno abbiamo potuto rilevare che la maggior parte dei/delle docenti non si oppone all’interferenza bellicista nelle scuole.
Proprio per sostenere coloro che invece vogliano sottrarsi a queste iniziative di manipolazione del gioco infantile l’Osservatorio, con l’aiuto di alcuni legali sindacali, ha scritto un Vademecum di mozioni e diffide modello per studenti/studentesse (minori e maggiorenni), genitori e docenti. Invitiamo inoltre alla lettura dei nostri due dossier ( primo e secondo) per accertarsi della gravità del fenomeno che stiamo denunciando. Siamo disponibili a organizzare eventi nella vostra città, trovate in questa pagina alcuni esempi di quelli già fatti, contattateci.
Ludovico Chianese è nel gruppo che si occupa del coinvolgimento delle università pubbliche nel processo di militarizzazione. Quest’anno al centro della nostra azione abbiamo messo la Fondazione Med-Or del gruppo Leonardo S.p.A., ex Finmeccanica, azienda italiana attiva nei settori della Difesa, dell’aerospazio e della sicurezza e che esporta armi in tutto il mondo e che ha il fine di rafforzare i rapporti internazionali tra l’Italia e i Paesi dell’area del “Mediterraneo allargato” fino al Sahel, Corno d’Africa e Mar Rosso (Med) e al Medio ed Estremo Oriente (Or). Leonardo S.p.A. ha stretto un protocollo di intesa con la CRUI ed è presente in almeno 60 progetti nelle nostre università pubbliche, con conseguente accentramento della ricerca scientifica pubblica e del potere economico verso il polo militare e della cibersecurity. Per questo abbiamo aperto una petizione online per chiedere ai/alle Rettori/Rettrici universitari/e che siedono nel comitato scientifico di MedOr di dimettersi da quell’incarico e il 23 maggio scorso una nostra delegazione ricevuta dalla CRUI ha formalizzato l’appello con l’aggiunta di altre richieste.
Chianese ha dedicato parte del suo intervento alla guerra su Gaza, e all’urgenza di prendere le distanze da Israele e dalle sue università, esempio compiuto di una formazione militarizzata.
Il dialogo con le associazioni studentesche universitarie è per noi vitale, sosteniamo le loro istanze e raccogliamo le loro denunce. Solo per fare degli esempi: un gruppo di studenti del corso di relazioni internazionali dell’Orientale di Napoli ci ha informati con incredulità e indignazione di una lezione per loro non facoltativa, tenuta da un capo del personale della NATO; sempre nella stessa università nei primi due anni di Scienze Politiche è possibile maturare crediti facendo stage nelle caserme NATO. Nella esercitazione Mare Aperto 2024 sono stati coinvolti 65 universitari. Non possiamo accettare questo stato delle cose.
Antonio Mazzeo ha portato l’attenzione su tre grandi eventi di queste settimane: le elezioni europee, il G7 in Puglia e il vertice NATO a Washington rafforzeranno quei gruppi economici che spingono verso la militarizzazione dell’economia, e verso i nuovi sistemi nucleari e il settore aerospaziale di difesa con centinaia e centinaia di miliardi di investimenti.
I bambini e gli adolescenti di oggi rischiano di non avere un futuro e gli insegnanti, insieme ai genitori, hanno il ruolo e la responsabilità di anticipare e contrastare questa tendenza peggiorativa della situazione economica, sociale e ambientale presente. Mazzeo esprime la volontà di collaborare con le forze associative del movimento nonviolento e le campagne di mobilitazione studentesche.
Abbiamo l’esigenza di portare delle narrazioni alternative a quelle che si stanno radicando nei luoghi della formazione e del sapere. Sappiamo che il contributo al PIL nazionale del comparto industriale militare non supera l’1%, mentre Leonardo SpA viene presentata come una grande opportunità occupazionale. Ci lasciano intendere che ormai senza aziende come Eni, Leonardo e Fincantieri non si possa fare ricerca scientifica nel nostro Paese, invece è il contrario perché l’asimmetria esistente oggi tra università pubbliche e complesso militare toglie alle prime libertà, intelligenze e risorse. Non c’è università che abbia prodotto un solo documento di ricerca sugli dannosi effetti ambientali, economici e sociali della presenza delle enormi basi militari nel nostro territorio; basi italiane, americane e NATO. Dobbiamo contrapporre una narrazione scientifica che smascheri questa ipocrisia, dobbiamo produrre saperi alternativi.
Molto interessanti gli spunti forniti dal pubblico a fine incontro. Sull’Europa che in origine venne presentata come area geopolitica libera dai conflitti armati, ma che non rinuncia all’avidità coloniale e ancora si serve della forza militare per stabilire primati produttivi. Le conquiste sociali e civili degli anni ’60 e ’70, come l’obiezione di coscienza militare, una lotta abbracciata anche da Marco Pannella, quasi insabbiate oggi dai tempi veloci e distruttivi del potere. Sappiamo che i tempi dell’educazione, invece, sono lenti.
Michele Lucivero infine ha suggerito agli insegnanti di sfruttare i margini di autonomia che hanno sui programmi da svolgere in classe. Ad esempio, in storia del periodo delle due guerre mondiali si potrebbe dare più spazio alle resistenza nate nei vari paesi europei. All’Eirenefest Lucivero ha anche tenuto un laboratorio di filosofia per ragazze/i per mostrare come sia possibile fare didattica e fillosofia della pace a scuola.
Guarda qui il video integrale sulla Tavola rotonda all’Eirenefest di Roma.
Sono stati fatti cenni ai seguenti libri:
AA.VV., La scuola laboratorio di pace, vol 1 e 2. ( Atti dei convegni CESP che hanno preceduto la costituzione dell’Osservatorio), Aracne, Roma 2023.
A. Mazzeo, La scuola va alla guerra. Inchiesta sulla militarizzazione dell’istruzione in Italia, Manifestolibri, Genova 2024.
M. Lancione, Università e militarizzazione. Il duplice uso della libertà di ricerca, Eris Edizioni, Monte San Pietro (BO) 2023 (scaricabile dal sito dell’Osservatorio cliccando qui).
Maria Pastore – Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università