“L’etica di un non credente è più pura e disinteressata di quella di un credente, che si comporta bene perché spera nella ricompensa e teme la punizione nell’aldilà”. Il circolo Uaar (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) di Catania e i Cobas Scuola hanno scelto questa frase di Margherita Hack per lanciare la prima edizione del premio intitolato all’illustre scienziata.
Un concorso aperto a tutti gli studenti del triennio superiore delle scuole secondarie di secondo grado degli istituti della provincia di Catania. Partendo dalla frase proposta, ogni partecipante ha sviluppato, in modo del tutto libero, le proprie riflessioni, privilegiando quegli aspetti – sociali, civili, politici, ecc. – ritenuti più significativi.
A giudicare i lavori una commissione formata da: Maurizio Caserta, docente dell’Università di Catania, Daniele Condorelli, docente dell’Università di Catania, Salvatore Distefano, docente e presidente dell’Associazione Etnea di studi storico-filosofici, Teresa Modafferi, docente della scuola secondaria e Monica Savoca, docente dell’Università di Messina.
Secondo gli organizzatori, la frase scelta sintetizza bene il fatto che la grande astrofisica non si è “limitata” a contribuire, con apporti determinanti, allo sviluppo della scienza (fra l’altro, fu, dal 1964 al 1987, la Direttrice dell’Osservatorio astronomico di Trieste) ma si è costantemente battuta per i diritti civili.
Ritenendo, in particolare, che avere comportamenti eticamente corretti, non derivi dal credo religioso, ma da una visione della vita rispettosa delle caratteristiche e dei diritti del prossimo, in sostanza, da una coerente mentalità laica.
Riflessioni, queste ultime, riprese, durante la premiazione, avvenuta il 13 giugno, da alcuni dei componenti della giuria, che hanno, in particolare, sottolineato la scelta della scienziata (in gioventù era stata anche un’ottima sportiva) di essere costantemente, pubblicamente e politicamente impegnata perché nel nostro Paese crescessero democrazia e diritti.
Ma anche tanti riferimenti al pensiero kantiano secondo cui “L’autonomia della volontà è l’unico principio di tutte le leggi morali e dei doveri che loro corrispondono […] Cioè il principio unico della moralità consiste nell’indipendenza da ogni materia della legge […] e nello stesso tempo nella determinazione del libero arbitrio”.
A ognuno dei giovani autori premiati (nell’ordine, Lorenzo Arciprete, Concetto Lorenzo Privitera e Francesco Papalino) è stata donata una copia dei libri “Storie senza dogmi” e “Cerimonie Uniche. Guida teorico-pratica per celebrazioni non religiose”, autografate con dedica dall’Autrice, Adele Orioli, e un buono per l’acquisto di libri.