Ieri mattina a Palermo una delegazione studentesca, nella quale era presente anche un membro della Comunità palestinese, ha incontrato e discusso con il Senato accademico un documento poi approvato all’unanimità dal consesso universitario panormita, un deliberato con cui viene sancita la sospensione degli accordi con Israele. Forti di questo traguardo il movimento invita la comunità dell’ateneo a partecipare alle prossime manifestazioni ed assemblee che si terranno a sostegno delle popolazioni dei territori palestinesi ad iniziare da oggi al campo di Viale delle Scienze, dove alle ore 19,30 si terrà un dibattito ‘a caldo’ del successo dell’intifada universitaria. Di seguito il comunicato degli studenti dell’acampada del campus della cittadella universitaria, in uno col testo del documento deliberato all’unanimità dal Senato accademico[accì]

 

________________________

 

comunicato acampada

Ci sono volute oltre 35.000 morti innocenti, la distruzione pressoché totale della Striscia di Gaza, l’occupazione asfissiante della Cisgiordania e mesi di manifestazioni per raggiungere questo piccolo ma grande traguardo. Si tratta di un “unicum” in Italia. Sulla scia di quanto avvenuto a Granada, l’UNIPA è la prima università italiana a sospendere gli accordi con Israele. E da Palermo parte un vento nuovo che può aiutare le altre città, come Milano, Roma, Napoli, per raggiungere lo stesso traguardo. A nome della comunità palestinese di Palermo il nostro ringraziamento più sentito va a tutti gli studenti e le studentesse che da settimane animano l’Intifada studentesca, occupando con le tende il campus universitario di Viale delle Scienze. Un luogo di incontro, di riflessione, di dialogo, di assemblee. Un luogo in cui è stato possibile analizzare e approfondire la questione palestinese e non solo. Grazie dunque ai Giovani Palestinesi di Palermo e al Collettivo Scirocco che hanno animato l’intifada studentesca. Siamo consapevoli che questo traguardo, seppur storico, non segna la nostra vittoria! Canteremo “Vittoria” solo quando finirà l’occupazione Israeliana in Palestina e quando la nostra terra sarà libera dall’entità sionista. Ciò non toglie la straordinarietà dell’obiettivo raggiunto! Come abbiamo fatto finora, la comunità palestinese continuerà a manifestare al fianco delle soggettività solidali con il popolo palestinese. E continueremo nella nostra preziosa interlocuzione con le varie soggettività sociali, culturali e politiche della Città.

 

_____________________

 

documento Senato UNIPA

L’interlocuzione aperta con il Senato Accademico ci conferma una prassi di confronto e dialogo che, pur nella distinzione dei ruoli, ribadiamo come nostro impegno con tutte le componenti della nostra comunità universitaria.

Per questa ragione con il presente documento di indirizzo ci rivolgiamo all’intera comunità accademica, affinché sia nota la posizione che l’Ateneo ha assunto nelle sue deliberazioni e nelle iniziative intraprese e in corso di svolgimento sulla grave situazione israelo-palestinese. Nelle mozioni approvate nei mesi di aprile e maggio dal Senato e dal Consiglio di Amministrazione abbiamo espresso la condanna per il brutale attacco di Hamas del 7 ottobre scorso e per l’azione militare israeliana a Gaza che, aggiungendosi alle condizioni rese già drammatiche dal blocco imposto nella Striscia di Gaza e negli altri territori occupati, ha provocato una catastrofe umanitaria e più di 35.000 vittime civili, valutata dalla Corte Internazionale di Giustizia come comportante un grave rischio genocidario. Questi eventi, anche alla luce delle molteplici prese di posizione dell’Onu, ci hanno richiamati ai nostri doveri istituzionali, anche in relazione a quanto affermato da organi giudiziari e politici internazionali come la recente richiesta di arresto, avanzata dal Procuratore del Tribunale Penale Internazionale, dei dirigenti di Hamas e del governo israeliano per crimini di guerra e crimini contro l’umanità.

Nel documento approvato il 9 maggio scorso, il Senato si è impegnato ad adoperarsi, in virtù delle proprie prerogative istituzionali, per la protezione e la tutela dei diritti umani a livello internazionale e a tal scopo, con Decreto del Rettore del 21 maggio 2024, ha istituito un gruppo di lavoro per l’attuazione, in collaborazione con docenti e personale tecnico-amministrativo, dei seguenti interventi:

 

  1. a) Accordi con università, centri di ricerca e imprese

L’Ateneo si propone di istituire procedure improntate alla massima trasparenza di due diligence nel valutare accordi istituzionali e proposte di collaborazione scientifica con Università, centri di ricerca e aziende che possano attenere allo sviluppo di tecnologie dual use per scopi militari, comportando il rischio di utilizzo per la “repressione interna o per commettere gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario”, come recita il Regolamento EU 821/2021 sui prodotti a duplice uSo (civile e militare).

L’Ateneo ha avviato un lavoro istruttorio per l’elaborazione di un regolamento ad hoc sul dual use, che si dovrebbe concludere entro la pausa estiva e, nelle more, sta procedendo, in questi giorni, a una ricognizione degli accordi vigenti in Ateneo che possano ricadere nella fattispecie prevista dai regolamenti europei, e ha sospeso gli accordi Erasmus nell’ambito del programma KA171 e KA220-HED vigenti con Università israeliane. Non verranno altresì stipulati nuovi accordi con università israeliane fino al superamento dell’attuale crisi.

Ogni eventuale successiva futura proposta di accordo verrà valutata con particolare attenzione dall’istituendo tavolo tecnico sul dual use con la partecipazione di una componente studentesca.

 

  1. b) Trasparenza

Il Senato si impegna a promuovere ulteriori procedure finalizzate a garantire la massima trasparenza relativa agli accordi siglati ed alla definizione dei contenuti degli accordi di partenariato su scala

 

  1. c) Supporto al sistema educativo palestinese

Sono attualmente allo studio misure di supporto per il sistema educativo palestinese finalizzate a garantire il diritto allo studio attraverso l’istituzione di corridoi umanitari e borse di studio e l’individuazione di fondi dedicati rivolti a studenti, ricercatori, docenti. L’Ateneo utilizzerà i partenariati già vigenti con le università palestinesi e sta vagliando le campagne in corso su questo tema a livello nazionale ed internazionale.

 

  1. d) Attività culturali e informative

 

Sono attualmente allo studio iniziative volte a promuovere l’informazione e la formazione, dentro l’università e sul territorio, anche in collaborazione con reti nazionali ed internazionali. Gli incontri, le attività seminariali e culturali, saranno indirizzati a decostruire la lettura stereotipata e ideologica di scontro fra civiltà e religioni che polarizza il dibattito pubblico attuale e si avvarrà delle indicazioni, istanze e proposte che provengono dal corpo docente e dagli studenti.

Tutte le iniziative suddette saranno presentate alla comunità accademica e alla città in un’assemblea pubblica che si terrà il prossimo 19 giugno che convocheremo a breve. L’assemblea ha come obiettivo la massima diffusione del percorso intrapreso in seno all’Ateneo sulla situazione attuale in Medioriente al fine di discutere e condividere, informare e coinvolgere attivamente i partecipanti per aprire spazi molteplici di confronto e di azione.