Martedì notte la polizia in tenuta antisommossa ha fatto irruzione nei campus della Columbia University e del City College of New York, arrestando oltre 300 studenti per smantellare gli accampamenti di solidarietà con Gaza.
Gli agenti sono entrati da una finestra della Hamilton Hall, ribattezzata Hind’s Hall in onore di Hind Rajab, una bambina palestinese di 6 anni uccisa dall’esercito israeliano a Gaza, usando una scala fissata a un veicolo della polizia.
L’irruzione è avvenuta su richiesta della Preside della Columbia Minouche Shafik, che ha chiesto alla polizia di rimanere nel campus fino al 17 maggio, due giorni dopo la cerimonia di laurea di 15.000 studenti. Anche nel caso del City College di New York l’intervento della polizia è stato richiesto dalle autorità universitarie.
La Columbia University Apartheid Divest (CUAD), una coalizione di oltre 100 organizzazioni studentesche che ha organizzato le proteste, ha denunciato su X la brutalità usata dalla polizia: molti studenti sono stati presi a calci, immobilizzati a terra e gettati giù per le scale e sono finiti all’ospedale per le ferite riportate. Osservatori e giornalisti non hanno potuto entrare nella Hind’s Hall.
La sezione della Columbia dell’Associazione dei Professori Universitari ha dichiarato in un comunicato che la presenza della polizia nel quartiere e nel campus costituisce un pericolo per gli studenti e per chiunque altro e ha condannato l’operato della preside, ritenendola responsabile insieme al Consiglio d’amministrazione della disastrosa situazione che si è venuta a creare.
La repressione poliziesca non ferma però il dilagare della protesta e della solidarietà con Gaza e la Palestina e la richiesta di disinvestire da aziende che traggono profitto dalle violazioni dei diritti umani dei palestinesi da parte di Israele. Le università occupate non solo negli Stati Uniti, ma in molte altre parti del mondo, sono ormai più di cento; tra di esse la Jawaharlal Nehru University di Delhi, da sempre culla della cultura di sinistra, ScienzePo e la Sorbona di Parigi, l’Università di Tokyo, l’Università del Kuwait e l’Università della Giordania.
E i bambini sfollati da Gaza sollevano cartelli con i nomi delle università che stanno protestando contro il genocidio perpetuato da Israele, ringraziando gli studenti per la loro solidarietà.
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